Dani Alves resta in carcere, ricorso respinto per "alto rischio di fuga"

L'ex terzino di Barcellona e Juventus, tra le altre, è stato arrestato il 20 gennaio dopo esser stato accusato da una ragazza per abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel privé della discoteca Sutton nella notte tra il 30 e il 31 dicembre scorso

BARCELLONA (SPAGNA) - Dani Alves resta in carcere. Secondo quanto si legge in un comunicato diffuso dalle autorità giudiziarie della Catalogna (nord-est), il ricorso presentato dalla difesa sarebbe stato respinto a causa di un "alto rischio di fuga". L'ex terzino di Barcellona e Juventus, tra le altre, era stato arrestato lo scorso 20 gennaio e trasportato nel complesso carcerario di Brians dopo le accuse di una ragazza di aver subito abusi sessuali nel privé della discoteca Sutton di Barcellona netta notte tra il 30 e il 31 dicembre. L'ex calciatore brasiliano, dopo aver fornito diverse versione, ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza, sottolinendo però che questa fosse consenziente, dettaglio non confermato dall'altra parte in causa. 

Dani Alves, ecco perché è stato respinto il ricorso della difesa

 "Il tribunale conferma la custodia cautelare e respinge il ricorso presentato dalla difesa", dunque, evidenziando "l'elevato rischio di fuga legato alla pesante pena che potrebbe essergli inflitta in questo caso (si parla di 12 anni di reclusione) e ai suoi mezzi finanziari che potrebbero consentirgli di lasciare la Spagna in qualsiasi momento" per tornare in Brasile, da dove non potrebbe essere estradato. 

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