Sergio Ramos, addio alla nazionale con polemica: "De la Fuente non conta su di me"

Il difensore del Psg ha annunciato con una lettera che il nuovo ct della Spagna De la Roja lo ha chiamato per comunicargli la sua decisione
Sergio Ramos, addio alla nazionale con polemica: "De la Fuente non conta su di me"

Sergio Ramos non giocherà più con la Spagna. Il difensore del Psg ed ex bandiera del Real Madrid, che con la Roja ha vinto due Europei e un Mondiale, ha dichiarato in un comunicato ufficiale di non rientrare nei piani del nuovo ct Luis de la Fuente per il presente e per il futuro della nazionale. Ramos ha accusato la decisione del tecnico e ha lasciato una serie di messaggi nella sua lettera, rilevando che la decisione del ct non è stata solo sportiva bensì influenzata da altri fattori: "È arrivato il momento, il momento di salutare la Nazionale, la nostra cara ed entusiasmante Roja. Questa mattina ho ricevuto una telefonata dall'attuale ct che mi ha detto che non conta e che non conterà su di me , indipendentemente dal livello che posso mostrare o da come continua la mia carriera sportiva".

La lettera di Sergio Ramos

Ramos ha poi continuato: "Con grande rammarico, è la fine di un viaggio che speravo fosse più lungo e che si concludesse con un sapore migliore in bocca, alla pari di tutti i successi che abbiamo ottenuto. Credo umilmente che questa traiettoria meritasse di finire per decisione personale o perché la mia prestazione non è stata all'altezza di quanto meriterebbe la nostra Nazionale, ma non per età o altri motivi che, senza averli sentiti, ho sentito. Perché essere giovani o meno giovani non è un pregio o un difetto, è solo una caratteristica temporanea che non è necessariamente correlata a prestazioni o capacità. Guardo con ammirazione e invidia Modric, Messi, Pepe... l'essenza, la tradizione, i valori, la meritocrazia e la giustizia nel calcio. Purtroppo per me non sarà così, perché il calcio non è sempre giusto e il calcio non è mai solo calcio".

Sergio Ramos: "A testa alta"

Per tutto questo, lo assumo con questa tristezza che voglio condividere con voi, ma anche a testa alta e molto grata per tutti questi anni e per tutto il vostro sostegno. Porto con me ricordi indelebili, tutti i titoli per i quali abbiamo lottato e festeggiato insieme, e l'enorme orgoglio di essere il giocatore spagnolo con più presenze. Questo scudetto, questa maglia e questi tifosi, tutti voi, mi hanno reso felice. Continuerò a tifare il mio Paese da casa con l'emozione del privilegiato che ha saputo rappresentarlo con orgoglio 180 volte. Grazie di cuore a tutti voi che avete sempre creduto in me!".

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