Da Parigi a Istanbul, dal 2009 al 2023. Nell'agosto di 14 anni fa il Manchester City era ancora allenato da Mark Hughes ed era reduce da un decimo posto in campionato. Il 28 agosto, a seguito di una furibonda lite tra Liam e Noel Gallagher prima di un concerto al Rock en Seine di Parigi, si scioglievano gli Oasis. Una reunion del gruppo che ha dominato la scena del brit pop negli anni 90 e che ha segnato un'epoca è qualcosa che i fan attendono con trepidazione. Ora potrebbero essere il calcio e la passione comune per il Manchester City a fare tornare assieme i due fratelli, che più e più volte negli anni si sono scontrati.
Il Manchester City, la Champions e la reunion degli Oasis
Valgono le parole di Liam Gallagher, frontman e voce della maggior parte dei brani del gruppo, del 10 maggio scorso. Su Twitter la domanda di un fan era la più esplicita possibile: "Se il Manchester City vince la Champions League tornano gli Oasis?". La risposta di Liam tra le più possibiliste in assoluto: "Sono pronto". A beneficio dei fan della band anche altri indizi: su tutti l'apertura di Noel Gallagher, compositore della maggioranza delle canzoni degli Oasis ("Il manager di Liam ha il numero del mio cellulare. Ci chiamino”), ma anche il trentennale alle porte di "Definitely Maybe", disco d'esordio datato 1994. Chissà che Rodri, Haaland e Pep Guardiola non siano riusciti a rendere felici anche le centinaia di migliaia di fan degli Oasis sparsi nel mondo. Laddove non arrivano fratellanza e connessione artistica può arrivare la coppa dalle grandi orecchie. Nobody knows the way it's gonna be