Berlusconi e quell'intervista con l'Avvocato Agnelli prima di Juve-Milan

Uno scambio di battute prima di una sfida del 1986 tra i bianconeri e i rossoneri, due grandi imprenditori e due grandi appassionati di calcio
Berlusconi e quell'intervista con l'Avvocato Agnelli prima di Juve-Milan

TORINO - Sono diversi gli aneddoti che hanno visto protagonisti la Juventus e Silvio Berlusconi, ex presidente del Milan, scomparso oggi all’età di 86 anni. Patron dei rossoneri dal 1986 al 2017, il Milan di Berlusconi è stato uno dei più grandi rivali dei bianconeri per circa un trentennio. Sono tante, infatti le frasi celebri che Berlusconi ha rivolto nei confronti della Juve, ma il primo scambio di battute all'inizio della sua avventura in rossonero arriva con l'Avvocato Agnelli il 5 ottobre del 1986. L'Avvocato e il Cavaliere scherzano in una rara intervista Rai prima del match che mette davanti i loro club del cuore. "Non è la sfida tra Agnelli e Berlusconi, è una sfida tra tecnici e giocatori", chiarisce l'Avvocato che spiega: "Oggi se il Milan vince fa un grosso risultato, se noi vinciamo è meno importante". Berlusconi incalza: "Nessun premio ai giocatori se vinciamo, arriveranno se si piazzeranno in Europa. Oggi sono carichi e vogliono dare un dispiacere all'Avvocato", con il presidente bianconero che risponde: "Berlusconi è un grosso calmieratore del mercato". Un prepartita tra due grandi imprenditori e due grandi appassionati di calcio.

Berlusconi e le frasi sulla Juventus

Berlusconi non ha mai risparmiato frasi e battute sull'ambiente Juve. Nel 1988 disse: “Se credo che Agnelli si divertirebbe a essere il presidente di questo Milan? Credo che mi divertirei di più io a essere il presidente della Fiat“. Ai bianconeri venne riservata anche la soffiata di mercato con il blitz per Alessandro Nesta: “Le bandiere nel calcio non si vendono e non si comprano. Non ho mai fatto un’offerta per Nesta quando ero presidente del Milan, il mio pensiero era che la Lazio lo dovesse tenere stretto. Poi di fronte alla possibilità molto concreta che il giocatore andasse alla Juventus, allora, e solo in quel caso, sono intervenuto, per non permettere che un mio diretto concorrente si rafforzasse”. Più recente, nel 2012, la frase dopo una vittoria con il "giallo": “Battere la Juventus con un rigore dubbio è ancora più bello“. Ma anche rimpianti con il passaggio di Pirlo in bianconero: Pirlo è una ferita ancora aperta, nel mio cuore ed in quello di tutti i rossoneri. Nell’ultimo anno non era in sintonia con l’ambiente di Milanello e con l’allenatore: non era nostra volontà cederlo”. E poi l'insolita promessa nella sua ultima avventura con il Monza per motivare la sua squadra: “Se battete la Juve o l’Inter vi faccio arrivare nello spogliatoio un pullman pieno di tr**e”.

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