Pazzesco in Francia, polizia in casa di Al-Khelaifi: video con una donna?

Il presidente del Psg è sotto indagine per sequestro e tortura di un uomo in Qatar che sarebbe stato in possesso di documenti compromettenti legati anche al Mondiale 2022

La polizia francese ha fatto irruzione nella casa del presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, nell'ambito di un'indagine sulle denunce di detenzione illegittima e tortura di un uomo in Qatar. A riferilo all'Afp, agenzia di stampa francese, è una fonte vicina al caso. Al centro della vicenda ci sarebbero dei documenti che si sarebbero potuti rivelare compromettenti per Al-Khelaifi: questioni private, ma anche conversazioni con l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani, che potrebbero riguardare i Mondiali del 2022 e come la monarchia del Golfo si sia assicurata il diritto di ospitarli.

La vicenda

Il franco-algerino Tayeb Benabderrahmane, 42 anni, ha sporto denuncia lo scorso gennaio affermando di essere stato arrestato nel gennaio 2020 in Qatar, dove si era trasferito qualche mese prima per lavorare come lobbista. Benabderrahmane ha detto di essere stato trattenuto per sei mesi e interrogato dalla polizia locale, in particolare sui documenti che ritenevano essere in suo possesso e che avrebbero potuto rivelarsi compromettenti per Al-Khelaifi, cittadino del Qatar. Messo agli arresti domiciliari, l'uomo afferma di essere stato finalmente autorizzato a lasciare il Qatar nel novembre 2020 dopo aver firmato un accordo di non divulgazione sui documenti. Una nota del servizio di intelligence interna francese, Dgsi, suggerisce che i documenti potrebbero includere video intimi di Al-Khelaifi con una donna.

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Al Khelaifi e i diritti tv di Qatar 2022

Ci sarebbe inoltre materiale sull'assegnazione dei diritti televisivi del Mondiale 2022, sempre secondo la nota del Dgsi. Lo stesso Benabderrahmane è oggetto di un'indagine separata da quella sulle accuse nei confronti di Al-Khelaifi. Intanto il portavoce del presidente del Psg ha detto che ieri "il giudice istruttore ha chiesto ulteriori informazioni e l'accesso, che gli sono stati completamente forniti in piena trasparenza e collaborazione con le autorità". L'avvocato di Al-Khelaifi non ha voluto fare ulteriori commenti. Gli investigatori sulla criminalità organizzata la scorsa settimana avevano fatto irruzione nel municipio del settimo distretto di Parigi, gestito dall'ex ministro del governo Rachida Dati, così come in diversi studi legali in relazione all'indagine. Benabderrahmane afferma che Dati ha fatto finta di aiutarlo a ottenere il suo rilascio mentre cercava di coprire la detenzione per conto del Qatar. Le persone vicine a Dati nel frattempo hanno descritto il lobbista come un "maestro ricattatore". Gli avvocati di Al-Khelaifi hanno dichiarato ad aprile che avrebbero intentato una causa per diffamazione contro Benabderrahmane.

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La polizia francese ha fatto irruzione nella casa del presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, nell'ambito di un'indagine sulle denunce di detenzione illegittima e tortura di un uomo in Qatar. A riferilo all'Afp, agenzia di stampa francese, è una fonte vicina al caso. Al centro della vicenda ci sarebbero dei documenti che si sarebbero potuti rivelare compromettenti per Al-Khelaifi: questioni private, ma anche conversazioni con l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al-Thani, che potrebbero riguardare i Mondiali del 2022 e come la monarchia del Golfo si sia assicurata il diritto di ospitarli.

La vicenda

Il franco-algerino Tayeb Benabderrahmane, 42 anni, ha sporto denuncia lo scorso gennaio affermando di essere stato arrestato nel gennaio 2020 in Qatar, dove si era trasferito qualche mese prima per lavorare come lobbista. Benabderrahmane ha detto di essere stato trattenuto per sei mesi e interrogato dalla polizia locale, in particolare sui documenti che ritenevano essere in suo possesso e che avrebbero potuto rivelarsi compromettenti per Al-Khelaifi, cittadino del Qatar. Messo agli arresti domiciliari, l'uomo afferma di essere stato finalmente autorizzato a lasciare il Qatar nel novembre 2020 dopo aver firmato un accordo di non divulgazione sui documenti. Una nota del servizio di intelligence interna francese, Dgsi, suggerisce che i documenti potrebbero includere video intimi di Al-Khelaifi con una donna.

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