Alli, l'infanzia difficile e la crisi a 24 anni: la rivelazione in tv

Il centrocampista inglese a The Overlap ha raccontato a Gary Neville la sua storia e i momenti più complicati, non solo della sua vita da calciatore
Alli, l'infanzia difficile e la crisi a 24 anni: la rivelazione in tv© Reuters / Getty Images / Ansa

Un talento che sembrava lì lì per esplodere, gli occhi dei più grandi club al mondo su di lui, poi una impronosticabile discesa, finendo ai margini del Tottenham, passando quindi all'Everton e finendo poi in prestito al Besiktas.

Dele Alli, in una commovente intervista al programma Sky "The Overlap", ha raccontato a Gary Neville i momenti bui che ha attraversato, e come mai quella che sembrava poter diventare una stella del calcio mondiale sia entrato in un vortice di negatività, finendo sui giornali per il gossip più che per le questioni di campo.

Dele Alli e l'idea del ritiro

Così Alli ha raccontato il suo duro trascorso degli ultimi tempi: "Un giorno mi sono svegliato, dovevo andare all'allenamento. Ricordo che mi sono guardato allo specchio, fissandomi e chiedendomi se dovessi ritirarmi in quel momento. A 24 anni, facendo la cosa che ami... Fu straziante. Sono sempre stato io contro me stesso, in tutto. All'apparenza stavo vincendo la battaglia, sorridendo, mostrandomi felice. Ma dentro di me la battaglia la stavo perdendo".

In quel momento parte la commozione sia per Dele Alli che per Gary Neville. Il centrocampista inglese che poi continua il suo racconto: "Un trauma è un trauma, e il corpo reagisce allo stesso modo, non importa cosa sia. Se sai della mia vita, la puoi comprendere un po' di più. Voglio aiutare le altre persone affinché sappiano che non sono sole, nelle sensazioni che provano, che chiedere aiuto non vuol dire essere deboli". 

Alli e le rivelazioni dell'infanzia

Una sofferenza, quella di Dele Alli, che parte da lontano. Il calciatore, oltre alle problematiche degli ultimi anni, quelli da calciatore, ha ripercorso anche quanto accaduto in tenera età: "All'età di sei anni sono stato molestato. A sette anni, invece, ho iniziato a fumare. Poi a otto ho cominciato a spacciare droga. A 12 anni sono stato adottato, ma da quel momento è stato come se fossi stato adottato da una famiglia fantastica".

Un'infanzia assolutamente traumatica per il calciatore classe 1996, che non è riuscito a superare con il passare degli anni e con i fantasmi del passato che potrebbero aver condizionato anche il suo percorso successivo, compreso quello da calciatore. L'auspicio è che Dele Alli possa rilanciarsi, anche nella carriera, riprendendo in mano la propria vita.

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