Il piano sarebbe diabolico: prima Ceferin fa fuori Agnelli, poi gli ruba l’idea. Se, e sottolineo se, l’indiscrezione spagnola fosse vera e l’Uefa stesse davvero pensando a una rivoluzionaria riforma delle coppe europee fotocopiando il format della Superlega, andrebbe in scena la più ridicola farsa della storia del calcio europeo.
Perché sarebbe difficile non seppellire con una risata la malevola prosopopea di chi definisce «un obbrobrio antisportivo» un modello di competizione, per poi metterlo al centro di una riforma appena qualche anno dopo. Se, e sottolineo se. Primo perché la cosa è stata smentita dall’Uefa. E se le smentite a volte possono essere strategiche, restano un paio di dettagli che profumano di bufala.
La nuova idea
La notizia è questa: nelle ultime 48 ore in Spagna è circolata la notizia che l’Uefa stia pensando a delle nuove coppe europee, basate su tre tornei da 18 squadre l’uno, con un meccanismo di promozioni e retrocessioni (basate sul rendimento triennale). La prima si chiamerebbe sfacciatamente Superliga, poi a scendere ci sarebbe la Liga Europea e la Liga Aspirante. Tre campionati da 18 squadre, quindi, con un totale di 54 squadre coinvolte, quasi la metà delle 96 attuali.