La Champions League cambierà format a partire dalla prossima stagione: le squadre saranno 36, ma la verà novita è rappresentata dall'assenza della fase a gironi, sostituita da un primo turno in cui ogni club incontrerà otto squadre diverse con un'unica classifica. Una risposta dell'Uefa per provare ad affrontare lo scontento dei club che nell'aprile 2021 avevano dato vita alla Superlega, convinti della necessità di una revisione del modello di business del calcio europeo.
Ma anche un modo per far crescere i ricavi, aumentando il numero delle sfide minime che ogni squadra disputerà nella competizione. Tutto questo mentre si attende ancora la sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega, vale a dire sulla legittimità del monopolio della Uefa: il verdetto è atteso per l'autunno e potrebbe - se riconosciuto nell’Uefa un monopolio in violazione alle norme 101 e 102 del trattato dell’Unione - rappresentare un punto di svolta per le competizioni calcistiche europee, spalancando le porte a progetti alternativi.
L'indiscrezione dalla Spagna: "Una Champions a tre divisioni"
Un fondo pubblicato sul sito del quotidiano spagnolo El Pais, a firma dell'ex direttore di AS Alfredo Relaño, rivelerebbe la volontà di Uefa ed ECA (Associazione dei Club Europei) di cambiare nuovamente il format della Champions League a partire dal 2027, dunque dopo un solo triennio dal varo della nuova formula. Una struttura della competizione, quella riferita da Relaño, che sembra ricalcare un'idea presentata da Bernd Reichart, amministratore delegato di A22 (la società promotrice, della Superlega), nel mese di febbraio: una Champions a tre divisioni.