Le parole di Corona in tv
Ospite su Rai Tre, Corona ha affrontato il tema dello scandalo scommesse nel calcio senza però vere e proprie nuove rivelazioni. "Io non sono passato dalla parte dei buoni, perché non credo nelle istituzioni. Non sono un infame, non ho spifferato nulla alla polizia. Ho un codice, che è quello che ho imparato in carcere", ha spiegato rispondendo alla domanda sulla sua deposizione in Questura a Milano. Poi, ha aggiunto: "Non ho bisogno di farmi pubblicità, questa indagine mi sta creando una marea di problemi. Fagioli, rispetto al resto dell'indagine è un caso a parte. Tutti sanno tutto, tant'è che alla Juventus l'hanno messo da parte durante la preparazione estiva. Fagioli però gioca alla Juve da sei anni, i creditori di Fagioli sono andati fuori dai centri di allenamento ad aspettarlo. Lui è veramente malato di ludopatia, è un caso a parte e si è indebitato per oltre un milione in tre mesi".
Corona e lo scandalo scommesse
L'ex re dei paparazzi ha proseguito, spiegando: "La pena che ha preso Fagioli, è giusta perché prevede una riabilitazione". Poi, ha ricostruito i passaggi che legherebbero Fagioli a Tonali, contatto che tra i due avviene a Piacenza, e poi si arriva Zaniolo, tramite un misterioso ex giocatore dell'Inter del triplete. "L'inchiesta andrà avanti? Dipende dalla procura di Torino, di estendere a macchia d'olio l'indagine. Giocano il 30% dei giocatori.... Zalewski? Gioca da anni. Scommetto tutto quello che volete" ha dichiarato Corona. E Corona, in diversi passaggi dell'intervista, si è anche lasciato andare ad attacchi, non relativi nello specifico al caso scommesse, nei confronti di Luciano Spalletti, Gigi Buffon e Francesco Totti.