© ANSALa terribile notizia arrivata dall'Albania sulla morte in campo di Raphael Dwamena ha scosso il mondo del calcio. L'ex Saragozza e Levante è morto durante la partita del campionato albanese tra la sua squadra, l'Egnatia, e il Partizan. Il ghanese è crollato sul terreno di gioco e poi sarebbe morto in ospedale dopo un tentativo di rianimazione sul campo. L'attaccante aveva sofferto di attacchi cardiaci già in passato: i media locali, infatti, riportano che per Dwamena si sarebbe trattato del terzo malore in campo, dopo quelli con la maglia del Linz in Austria e in Spagna con il Saragozza.
Dwamena e la decisione di togliere il defibrillatore
In quelle occasioni sarebbe stato salvato dal defibrillatore permanente, simile a quello impiegato dall'ex Inter Eriksen, che usava da diverse stagioni. Come riportano in Albania e Spagna, però, un anno fa Dwamena avrebbe deciso di togliere l'apparecchio, firmando un documento in cui esonerava i medici da ogni rischio, anche di morte, dovuto a un futuro problema cardiaco. È stata una decisione personale, presa ignorando le suppliche della sua famiglia, dei suoi amici o del suo agente, e che probabilmente gli è costata la vita.