La scomparsa di Emanuela Perinetti ha sconvolto tutti. La figlia di Giorgio Perinetti, dirigente di diverse squadre italiane attualmente all'Avellino, è morta nella giornata di ieri dopo una lunga malattia. Proprio il padre ha trovato la forza di parlare nel giorno dei funerali raccontando i motivi del dramma: "Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così. Non riusciamo a capire. I medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi. Da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene".
Giorgio Perinetti, il ricordo di Emanuela
Giorgio ha proseguito: "I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché quello preoccupato ero io. Martedì mi hanno chiamato, oggi sarei dovuto tornare da lei per fare il punto" per poi aggiungere: "Da bambina mi aspettava dopo le partite, con gli occhi imploranti. Io dicevo: 'torni a casa con la mamma oppure vieni col papà in pullman fino a Trigoria?' Risposta scontata, veniva con noi e stava sulle ginocchia di Aldair e gli altri a giocare. Amava il suo lavoro, era felice". Infine, Perinetti ha concluso: "Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva 'parlato' con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale".