Juventus-Napoli, il duello visto dall'altra parte

Giuntoli a Torino, tra luoghi comuni sui bianconeri e una partita importante ma che non si vive sicuramente come sotto al Vesuvio

Sarà strano per Cristiano Giuntoli affrontare la partita di venerdì dall’altra parte della barricata. Dopo tanti anni al Napoli, durante i quali la sfida con la Juventus era la più importante dell’anno, caricata di significati oltre lo sportivo, vissuta come una questione di vita o di morte e spesso origine di polemiche a strascico. Juventus-Napoli vista dal punto di vista bianconero ha una sapore completamente diverso. Perché, sì, anche a Torino resta una partita sentita e importante, ma il rilievo che un tifoso o l’ambiente della Juventus assegnano a Juventus-Napoli non è neanche vagamente paragonabile a quella che viene dato dall’ambiente e dai tifosi azzurri.

Questione da dove si guarda. Il punto di osservazione della Continassa, per esempio, abitua a essere il bersaglio e che ogni partita della Juventus, per l’avversario, è la partita della vita. Ma nonostante questo gli sarà comunque sembrato stano e fuori luogo sentire un parlamentare italiano affermare al TG1 che «la Juventus ruba da cinquanta anni», auspicando l’istituzione di una commissione di inchiesta (si chiama Enrico Borghi e ha poi fatto un improbabile appello all’ironia per un imbarazzato rattoppo).

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Giuntoli e Juventus-Napoli

Certe cose, così al limite dell’assurdo, al Napoli non gli succedevano. Sarà strano e istruttivo, per Giuntoli, affrontare Juventus-Napoli per la prima volta dalla parte della Juventus, sua squadra del cuore da bambino. Di solito succede che chi sbarca sul pianeta juventino arrivando da una “nemica classica”, finisce per ricredersi su una serie di luoghi comuni cristallizzati nel pensiero della sua ex squadra. Giuntoli non lo ancora espresso un tipo di pensiero così aperto e sincero, ma chissà...

Per la Juventus, intesa come società e squadra, la partita di domani conta molto in chiave classifica e campionato, per i tre punti, insomma: altra mentalità, peraltro, ampiamente condivisa da Cristiano Giuntoli. Sì, sarà strano, per il nuovo ds juventino vedere da fuori e, ormai, da lontano il clima napoletano intorno alla partita che per il Napoli vale molto di più dei tre punti. Strano e istruttivo, probabilmente.

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Sarà strano per Cristiano Giuntoli affrontare la partita di venerdì dall’altra parte della barricata. Dopo tanti anni al Napoli, durante i quali la sfida con la Juventus era la più importante dell’anno, caricata di significati oltre lo sportivo, vissuta come una questione di vita o di morte e spesso origine di polemiche a strascico. Juventus-Napoli vista dal punto di vista bianconero ha una sapore completamente diverso. Perché, sì, anche a Torino resta una partita sentita e importante, ma il rilievo che un tifoso o l’ambiente della Juventus assegnano a Juventus-Napoli non è neanche vagamente paragonabile a quella che viene dato dall’ambiente e dai tifosi azzurri.

Questione da dove si guarda. Il punto di osservazione della Continassa, per esempio, abitua a essere il bersaglio e che ogni partita della Juventus, per l’avversario, è la partita della vita. Ma nonostante questo gli sarà comunque sembrato stano e fuori luogo sentire un parlamentare italiano affermare al TG1 che «la Juventus ruba da cinquanta anni», auspicando l’istituzione di una commissione di inchiesta (si chiama Enrico Borghi e ha poi fatto un improbabile appello all’ironia per un imbarazzato rattoppo).

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