Biden guida gli Usa contro la Fifa. E la Superlega intanto registra i tornei

Il circo del calcio mondiale in subbuglio, scende in campo addirittura il presidente degli Stati Uniti nella causa contro Infantino. E l'A22 non sta a guardare
Biden guida gli Usa contro la Fifa. E la Superlega intanto registra i tornei

TORINO - Come se non bastasse la situazione geo politica internazionale che vede un’escalation di tensioni preoccupanti, il governo degli Stati Uniti è pronto a scontrarsi anche con la Fifa: una battaglia legale che potrebbe aprire nuovi scenari. L’amministrazione Biden si è infatti schierata al fianco di un promotore, la Relevent Sports, che attraverso l’avvocato Jeffrey Kessler ha intentato una causa antitrust contro la Fifa sulla politica dell’organo di governo mondiale che vieta di ospitare partite di campionato di altri paesi. In una memoria di 23 pagine depositata dal procuratore generale Elizabeth Prelogar, il governo guidato dal presidente Biden, che si appresta ad affrontare la campagna elettorale contro Donald Trump, avrebbe sollecitato la Corte Suprema a non riesaminare il caso così da consentire che rimanga valida una decisione della Corte d’Appello degli Stati Uniti presa nel 2023.

Il precedente del 2018

I fatti risalgono al 2018. La Relevent Sports, controllata dal proprietario dei Miami Dolphins Stephen Ross, aveva annunciato nell’agosto di quell’anno di voler ospitare una partita della Liga tra Barcellona e Girona all’Hard Rock Stadium, situato ai Miami Gardens, in Florida, il gennaio successivo. Decisione bloccata dalla Fifa che, nel consiglio direttivo ad ottobre di quello stesso anno, aveva adottato "il principio sportivo secondo cui le partite ufficiali del campionato devono essere giocate nel territorio della rispettiva associazione". Il Barcellona aveva poi desistito, ritirando il suo impegno a giocare la sfida di campionato negli States. La Relevent Sports, invece, non aveva accettato la decisione della Fifa e l’aveva citato in giudizio sostenendo la violazione dello Sherman Antitrust Act e l’interferenza illecita.

Il problema di Ceferin non è la Superlega

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Rapporti tesi tra Fifa e Ussf

E veniamo al 2021 con il giudice distrettuale statunitense Valerie Caproni che a luglio accoglie la mozione della Federazione calcistica statunitense (Ussf) mentre la seconda Corte d’appello ripristina la richiesta antitrust nel marzo 2023 con una decisione unanime. Dopo che la Federcalcio a stelle strisce chiede alla Corte Suprema di occuparsi del caso, quest’ultima nel novembre scorso invita il governo Biden a depositare una memoria in cui esporre il suo parere. Un mese dopo è la stessa Fifa a presentare una nuova istanza di archiviazione al tribunale, sostenendo che l’Ussf non è il suo interlocutore negli Stati Uniti e che il tribunale non ha giurisdizione sullo stesso organo guidato da Gianni Infantino. Insomma, le relazioni tra Fifa, Ussf e il governo americano non sono affatto idilliaci a un anno dal Mondiale per Club, neonata competizione che vedrà la prima edizione organizzata proprio negli Stati Uniti, e a due anni dal Mondiale, che si terrà nel Centro e Nord America (Messico, Stati Uniti e Canada). Gli States stanno scommettendo tanto sul calcio e la Relevent Sports, che ha portato negli anni scorsi tante big club europei negli Usa organizzando la International Champions Cup, non ha abbandonato l’idea di portare anche una gara ufficiale del campionato spagnolo trovando un sostenitore nel presidente della Liga Javier Tebas.

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Spagna, la Superlega ha registrato le tre divisioni

Star League, Gold League e Blue League: la A22 Sports Management, che cura gli interessi della Superlega, ha richiesto la registrazione in Spagna dei marchi delle divisioni che caratterizzeranno la nuova competizione europea. Dopo aver incassato una sconfitta per quanto riguarda il nome Superlega, con la vittoria della Superligaen danese, la società non ha voluto farsi trovare impreparata sulla denominazione delle tre leghe. La conferma arriva dal Bollettino Ufficiale della Proprietà Industriale del Ministero dell’Industria, del Commercio e del Turismo pubblicato l’altro ieri. La Superlega sarà aperta a 64 club suddivisi in tre divisioni: Star League e Gold League avranno 16 squadre, Blue League 32. Intanto A22 ha avviato un’azione legale contro la Liga e il suo presidente Javier Tebas, protagonisti secondo l’accusa di una campagna diffamatoria nei confronti della Superlega. Che sta anche valutando una richiesta di risarcimento danni per 4 miliardi all’Uefa, che si sarebbe resa colpevole di aver posto regole restrittive, condite da minacce di sanzioni economiche, verso i club che avrebbero voluto partecipare alla Superlega, rallentando così l’avvio del torneo con un conseguente grave danno economico. 

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TORINO - Come se non bastasse la situazione geo politica internazionale che vede un’escalation di tensioni preoccupanti, il governo degli Stati Uniti è pronto a scontrarsi anche con la Fifa: una battaglia legale che potrebbe aprire nuovi scenari. L’amministrazione Biden si è infatti schierata al fianco di un promotore, la Relevent Sports, che attraverso l’avvocato Jeffrey Kessler ha intentato una causa antitrust contro la Fifa sulla politica dell’organo di governo mondiale che vieta di ospitare partite di campionato di altri paesi. In una memoria di 23 pagine depositata dal procuratore generale Elizabeth Prelogar, il governo guidato dal presidente Biden, che si appresta ad affrontare la campagna elettorale contro Donald Trump, avrebbe sollecitato la Corte Suprema a non riesaminare il caso così da consentire che rimanga valida una decisione della Corte d’Appello degli Stati Uniti presa nel 2023.

Il precedente del 2018

I fatti risalgono al 2018. La Relevent Sports, controllata dal proprietario dei Miami Dolphins Stephen Ross, aveva annunciato nell’agosto di quell’anno di voler ospitare una partita della Liga tra Barcellona e Girona all’Hard Rock Stadium, situato ai Miami Gardens, in Florida, il gennaio successivo. Decisione bloccata dalla Fifa che, nel consiglio direttivo ad ottobre di quello stesso anno, aveva adottato "il principio sportivo secondo cui le partite ufficiali del campionato devono essere giocate nel territorio della rispettiva associazione". Il Barcellona aveva poi desistito, ritirando il suo impegno a giocare la sfida di campionato negli States. La Relevent Sports, invece, non aveva accettato la decisione della Fifa e l’aveva citato in giudizio sostenendo la violazione dello Sherman Antitrust Act e l’interferenza illecita.

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