TORINO - La lettera di diffida del sindacato internazionale FifPro e della World Leagues, l’unione mondiale delle Leghe, ha immediatamente innescato la reazione della Fifa a cui era diretto il documento, nel quale si contestano l’organizzazione e soprattutto la tempistica del prossimo Mondiale per Club, che si inserisce in un calendario totalmente folle per la salute dei calciatori e per la difficoltà di garantire ai tifosi uno spettacolo adeguato alle attese e, soprattutto, ai prezzi di biglietti e abbonamenti tv.
La posizione della Fifa
La Fifa, che sarà chiamata a fornire una risposta nel congresso della settimana prossima a Bangkok, non ha nessuna intenzione di recedere dai propri programmi, ma non si nega a un confronto e ha scritto una lettera in cui chiarisce le proprie posizioni e confuta le affermazioni dei contestatori: "Sin dall’inizio respingiamo qualsiasi deduzione secondo cui la Fifa “impone” il calendario delle competizioni. Va notato che le opinioni espresse da FifPro e World Leagues durante il processo di consultazione hanno influenzato il calendario internazionale in modo tale che fosse più vicino – e in molti modi sostanzialmente identico – alla versione che era già in vigore in precedenza, piuttosto che alla versione proposta all’inizio della consultazione", ha scritto Mattias Grafstrom, segretario generale Fifa. "Di conseguenza, difficilmente potrebbe esserci una dimostrazione più chiara che non solo si è svolta una vera consultazione, ma anche che le vostre opinioni sono state prese molto in considerazione durante il corso di tale consultazione".
“Stop al Mondiale per club o facciamo causa”: la dura minaccia alla Fifa
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