I messaggi Eriksson: il ricordo della Samp
"La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant'anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l'ha portato via a 76 anni". La Sampdoria rende così omaggio a Sven-Goran Eriksson, dal 1992 al 1997 allenatore dei blucerchiati. "Si è spento in Svezia, avvolto nell'affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un'occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai. Già perchè Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e - soprattutto - una grande eredità morale. Ciao e grazie Sven, mister, gentiluomo e sampdoriano". Cordoglio anche da parte della Fiorentina dove lo svedese ha ricoperto il ruolo di direttore tecnico dal 1987 al 1989: "La Fiorentina si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Goran Eriksson". "La Roma piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore", questo il messaggio del club capitolino. Anche il Monza "partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Un allenatore vincente; una persona gentile. Il suo stile una lezione per tutti. Ci mancherai Sven".
Il ricordo di Zoff e Marchegiani
"Il ricordo di Eriksson è quello di un uomo piacevole sotto tutti gli aspetti, sia lavorativi che di compagnia. Mi dispiace personalmente, è una perdita come persona oltre che come tecnico". Lo dice Dno Zoff ricordando Sven Goran Eriksson, tecnico svedese scomparso oggi a 76 anni. Zoff era presidente della Lazio quando il club biancoceleste ingaggiò Eriksson. Sui ricordi alla Lazio, Zoff ha aggiunto: "I ricordi che mi legano a lui alla Lazio sono tanti. Cosa lascia al calcio moderno? Lascia la classe che ha dimostrato sempre nei comportamenti". "Le qualità dell'uomo erano uniche, in un contesto dove si è abituati ad alzare la voce. Ha sempre mantenuto il suo modo di essere, non si è mai lasciato contaminare, anche da situazioni che gli avrebbero richiesto di cambiare un po'. Questo è quello che è rimasto a tutti. Ma lui è stato un allenatore meraviglioso". Così Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio, ricorda lo scomparso Sven Goran Eriksson. "Al di là delle vittorie e alla capacità di adattarsi e campionati e mentalità diversi, a giocatori diversi, sempre con grande intelligenza, è stato un allenatore che ha portato delle innovazioni e delle soluzioni nelle sue squadre estremamente all'avanguardia, ottenendo sempre risultati", ha spiegato a Sky Sport. "Ha sempre fatto bene, ovunque ha allenato. Grande uomo e grande allenatore".
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