Eriksson sulla panchina del Liverpool: “Lotto e non sto seduto in un angolo”

L'ex allenatore della Lazio esaudirà uno dei suoi sogni nel match di beneficenza tra i Reds e l'Ajax ad Anfield: "Sono fortunato, di solito devi morire prima che la gente ti apprezzi"

"Ho un cancro terminale e mi resta un anno di vita" - lo aveva annunciato Sven-Goran Eriksson a una radio del suo Paese. Una notizia che aveva scioccato il mondo. Ora l'ex Lazio però potrà realizzare uno dei suoi sogni, sedersi sulla panchina del Liverpool ad Anfield. Prenderà parte al match di beneficenza tra le leggende dei Reds e quelle dell'Ajax e farà parte del team dirigenziale. 

"Sono felice, vengo celebrato da vivo"

Intervistato dall'emittente televisiva CNN, Sven-Goran Eriksson ha parlato dell'evento e del suo stato fisico: "Sono molto felice e mi sento fortunato nel vedere che le cose buone che ho fatto vengono celebrate mentre sono vivo. Non è comune. Di solito, devi morire e avere un funerale prima che la gente ti apprezzi e ti dica quanto sei grande. Sono felice che la gente mi racconti le cose mentre sono vivo".

"Le mie condizioni? Il medico dice che non sto bene, ma mi sento molto bene. Ho quello che ho, so che è un cancro e che non si può curare. È una specie di lotta, ma non sono seduto in un angolo". Ha poi concluso: "Vivo come lo facevo prima, o quasi. E va tutto bene. Il trattamento sta andando bene, ci sono alti e bassi ovviamente. Insomma, sono ancora in piedi".

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