"Il no alla nazionale? Ecco il motivo"
Nel corso della lunga intervista, Fabio Capello ha parlato anche del periodo in cui fu chiamato dalla Federazione per fare il commissario tecnico dell'Italia: "Il no alla Nazionale? Non lo sentivo giusto in quel momento e ho detto di no. Stavo allenando già dei club. Non mi è mai dispiaciuto. La Nazionale la sento come non mai, a casa mi alzo in piedi e canto l’Inno quando c’è la partita". In nazionale Capello, però, ci ha giocato da calciatore, collezionando 32 presenze e 8 reti: "Una delle cose più belle della mia carriera è quando ho segnato contro gli Inglesi a Wembley, abbiamo vinto e ho dedicato il gol ai 20mila camerieri. Quando siamo stati eliminati in Germania è stata la cosa più brutta. Ci urlavano di tutto contro. Quando vedo i calciatori della Nazionale giocare senza sangue, senza voglia, mi fa male”.
Capello su PSG-Inter: "Mi ha tolto il record..."
Capello è tornato anche sull'ultima edizione della Champions League: "La cosa incredibile è stata che il PSG nella fase a gironi era ultimo. Si è salvato per niente e alla fine ha vinto la Champions. Vedere una squadra come l'Inter così senza cuore e senza forza, è stata succube in tutti i momenti. Direi che anche tatticamente si poteva fare meglio. Non me lo sarei mai aspettato, è stato una sorpresa. Io avevo il record con Milan-Barcellona 4-0 ed è stato superato".
Poi un'opinione sulla Champions di quest'anno: "Ho tante curiosità, voglio vedere se hanno capito come si può mettere in difficoltà il PSG. Tra l'altro quella cavolate della palla buttata in fallo laterale... E ho visto già che altri l'hanno copiata. Ma ci sono tante cose intelligenti da copiare... Dicono che si fa per andare a pressare, ma cosa vai a pressare. Tornando alla Champions, voglio vedere cosa riesce a fare il sostituto di Ancelotti al Real Madrid (Xabi Alonso, ndr). Ho sentito dire che già non vanno molto d'accordo. E vediamo se qualche italiana riuscirà di nuovo ad arrivare avanti, me lo auguro con tutto il cuore: non guardo il colore della maglia, proprio per essere italiano vero. Poi c'è qualche squadra inglese ma non saprei ancora scegliere. Il City è un cantiere, ha tanti giocatori bravi ma Guardiola ancora non è riuscito a metterli apposto. Sta tornando Rodri, giocatore importantissimo. E poi ha preso un portiere (Donnarumma, ndr) che ha già vinto la Champions. Ma d'altronde il Psg lo scorso anno è arrivato alla fase finale per il rotto della cuffia e poi ha vinto. Comunque mi intrigano City, Psg e Real".