Lutto nel calcio: morto Eusebio. Addio "Pantera nera"

Considerato il calciatore più forte del Portogallo, vinse una coppa dei Campioni e un pallone d'Oro. È deceduto nella notte per un arresto cardiaco, aveva 71 anni
LISBONA - È morto nella notte per un arresto cardio-respiratorio Eusebio da Silva Ferreira, ex stella del calcio portoghese. Lo ha annunciato la Lusa citando il Benfica squadra con cui vinse la Coppa dei Campioni nel 1962. Eusebio, 71 anni, originario del Mozambico, era soprannominato la 'Pantera nera'.

I FUNERALI - Si terranno domani i funerali di Eusebio, il fuoriclasse portoghese morto la scorsa notte a 71 anni, che sarà infine sepolto nel cimitero di Lumiar, alla periferia nord di Lisbona. Lo ha annunciato il Benfica, spiegando che la cerimonia funebre comincerà alle 15 locali presso la Chiesa del Seminario, nei pressi dello stadio de la Luz. In conformità con i desideri di Eusebio, prima dei funerali la sua bara farà un giro dello stadio, dove dal pomeriggio di oggi è allestita una camera ardente dove i tanti tifosi potranno rendere omaggio al feretro della Pantera Nera. Oggi in Portogallo tutti gli incontri di calcio sono stati preceduti da un minuto di silenzio in memoria del campione scomparso. Il corpo di Eusebio è arrivato allo stadio Da Luz, la "casa" del Benfica, accolto da migliaia di persone che hanno acclamato il loro idolo eterno e cantato l'inno nazionale del Portogallo. Domani alle 11.30 verrà aperta la camera ardente, all'interno dell'impianto, poi la bara verrà portata in corteo per alcune vie della città prima di arrivare alla chiesa del Seminario per il funerale. Intanto fuori dallo stadio, c'è un'autentica 'processionè, quasi una catena umana, di persone che si recano davanti alla statua della Pantera Nera, che si trova davanti allo stadio, per deporre fiori, maglie del Benfica, sciarpe (una è stata messa al collo della statua), foto, bandiere del Portogallo e messaggi di amore per colui che è stato e sarà sempre un simbolo del Benfica, club con cui Eusebio vinse 11 titoli nazionali, 5 Coppe del Portogallo e la Coppa dei Campioni. Su un muro dello stadio alcuni tifosi hanno appeso un'enorme bandiera con il volto dell'ex fuoriclasse. Il Presidente della Repubblica, Cavaco Silva, ha diffuso un messaggio per dire, tra l'altro, che "il Portogallo ha perso uno dei suoi figli più amati, che tanta gloria aveva dato al nostro paese. Il modo migliore per omaggiare la 'Pantera Nerà è quello di seguire il suo esempio di campione ed essere umano. Un campione che ha lottato tanto per ottenere le sue vittorie, e una persona che ha sempre avuto con gli altri un rapporto caloroso, di affetto e reciproco rispetto".

LA VITA - Eusebio era nato in Mozambico, allora colonia portoghese, il 25 gennaio 1942, e quindi tra poco avrebbe festeggiato i 72 anni. Negli ultimi anni era stato afflitto da numerosi problemi di salute, il più grave dei quali, nel luglio del 2012, fu un ictus cerebrale che lo costrinse ad un lungo ricovero in ospedale. A stroncarlo, la scorse notte un'ultima, fatale, crisi cardiaca. Nella sua lunga carriera, cominciata in Mozambico nel 1957 e terminata oltre 20 anni dopo, Eusebio realizzò oltre 730 reti, la maggior parte delle quali con la maglia del Benfica, la squadra di Lisbona che contribuì a rendere grande guidando il suo attacco dal 1960 al 1975. In quel periodo, la squadra lusitana conquistò 11 titoli nazionali, cinque coppe del Portogallo e, soprattutto, la Coppa dei Campioni 1961/1962, in una finale vinta 5-3 sul Real Madrid. Con il Benfica realizzò 291 reti in 313 partite di campionato (0,93 a partita), e 57 in incontri internazionali. Nel 1968 e nel 1973 fu Scarpa d'Oro quale miglior bomber del Continente. Con la Nazionale andò in gol 41 volte in 67 incontri disputati, diventando capocannoniere nel Mondiale 1966 con nove reti. Nonostante la salute malferma, continuava a impegnarsi quale ambasciatore del Benfica e della Federcalcio portoghese, sempre protagonista nei grandi appuntamenti internazionali.

CRISTIANO RONALDO - "Per sempre eterno. Riposa in pace". Cristiano Ronaldo ha voluto subito rendere omaggio al grande Eusebio, morto la scorsa notte a Lisbona, postando questa frase su Twitter insieme con una foto che li ritrae insieme, quasi abbracciati. Tra pochi giorni, l'attaccante portoghese del Real Madrid, considerato l'erede di Eusebio, potrebbe ricevere il suo secondo Pallone d'Oro, superando così la Pantera Nera, che lo vinse una volta, nel 1965.

BARROSO E FIGO - 'Talento', 'personaggio che ha segnato la storia del calcio', 'patrimonio di tutti gli amanti del calcio': dal Benfica alla Federcalcio portoghese, dal presidente della commissione Ue Barroso a Luis Figo, tutto il Portogallo tributa il giusto omaggio a Eusebio, la stella del calcio lusitano scomparso nella notte a 72 anni. "Ricorderemo il suo talento, il suo esempio, il suo personaggio che ha segnato il calcio portoghese ed è diventato un punto di riferimento a livello mondiale del calcio - si legge sul sito del Benfica - La vita Eusebio è patrimonio di tutti coloro che amano il calcio. Il Benfica era la sua casa e lui ha fatto del Benfica più di un club, ne ha fatto la sua famiglia". "Questo è un giorno triste per il calcio portoghese e mondiale - ricorda Josè Barroso - e porgo le mie più sincere condoglianze alla famiglia". "La sua scomparsa è una grande perdita per tutto il calcio - è l'omaggio di Luis Figo - Lascia un grande vuoto". "Un genio del calcio", lo definisce il premier portoghese Pedro Passos Coelho aggiungendo che "Eusebio è stato un esempio di umiltà, un atleta straordinario, un uomo generoso e solidale . È stato per tutti gli appassionati un esempio di professionalità, di determinazione, di dedizione". Un ricordo di Eusebio arriva anche dal presidente del Mozambico, Paese d'origine della "pantera nera", Armando Gebuza: "È stata una figura che ha segnato e arricchito la storia del Mozambico. Eusebio è spesso tornato qui, mantenendo sempre un collegamento con il suo Paese d'origine. Un uomo assai noto e rispettato nel nostro Paese".
TRE GIORNI DI LUTTO IN PORTOGALLO - Il governo portoghese ha decretato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Eusebio, leggenda del calcio lusitano, avvenuta nella notte. Lo ha annunciato un portavoce del governo. Eusebio avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 25 gennaio.

MOURINHO - "Eusebio è una delle grandi figure del Portogallo, come Amalia Rodrigues era una grande figura del nostro Paese. Sappiamo bene cosa significhi per il Portogallo e per il calcio portoghese": così Josè Mourinho ricorda Eusebio, leggenda del calcio lusitano scomparso oggi a 72 anni. Parlando all'emittente RTP, lo "special one" ha definito Eusebio "un punto di riferimento per valori, principi e sentimenti. Lascia un vuoto enorme, lui apparteneva ad un'altra generazione. Se si provasse a fare un paragone con il calcio attuale, lui sarebbe al livello dei migliori in assoluto. Se oggi avesse 20 o 30 anni, sarebbe qualcosa di meraviglioso".

PLATINI SU EUSEBIO - ''Oggi il calcio ha perso uno dei più grandi giocatori di sempre. Sul campo Eusebio è stato una vera leggenda, sia con la maglia del Portogallo che con quella del Benfica. Ma anche lontano dal campo, e' stato un vero ambasciatore del calcio portoghese a livello internazionale. È stato più di un calciatore, era un uomo buono e piacevole, ci mancherà molto". Con queste parole il presidente Uefa, Michel Platini, ricorda l'ex fuoriclasse portoghese deceduto oggi all'età di 71 anni. L'ex attaccante di Benfica e Portogallo è stato il terzo giocatore, dopo Alfredo Di Stefano e Bobby Charlton, a ricevere il premio del presidente Uefa. Dopo di lui, l'onore è toccato a Raymond Kopa, Gianni Rivera e Franz Beckenbauer. In occasione della cerimonia di consegna del premio nel febbraio 2010, Platini aveva detto di Eusebio: "Il suo Benfica era l'unica squadra in grado di competere con il grande Real Madrid dei primi anni '60 - ricorda uefa.com -. Quella squadra aveva un eroe, il suo nome era Eusebio. Veniva dal Mozambico ed è diventato famoso come la Pantera Nera. Il mondo conobbe Eusebio nel maggio 1962, in occasione della finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid, segnò due gol e fu protagonista di una straordinaria prestazione che ne mise in luce le caratteristiche che lo resero popolare, grande velocità e potenza di tiro".

IL RICORDO DI BLATTER - Joseph Blatter, presidente della Fifa, sceglie twitter per comunicare il proprio cordoglio a seguito della morte di Eusebio, leggenda del calcio portoghese: "Il calcio ha perso una leggenda ed Eusebio avrà sempre un posto tra i grandi. Ci mancherà molto", conclude il presidente del massimo organo calcistico mondiale.

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