© EPAIl mondo dello sport deve continuare a "condividere le notizie e parlare della situazione in Ucraina". L'appello è di Mychajlo Mudryk, centrocampista ucraino dello Shakhtar Donetsk, con cui ha vinto il campionato 2019-20 e la Supercoppa d'Ucraina l'anno successivo. Dal 24 febbraio, a causa della guerra, nel suo Paese i campionati sono sospesi a tempo indeterminato e il giocatore, come tutti i suoi connazionali, segue con preoccupazione la drammatica evoluzione del conflitto.
Il legame con De Zerbi
"Sto bene, mi trovo a Uzhorod (nell'Ucraina occidentale, al confine con Slovacchia e Ungheria, n.d.r.) - racconta a LaPresse - se ho pensato di lasciare il paese dopo l'invasione? Dico solo una cosa: voglio giocare a calcio". Mudryk spiega di essere "in contatto con i miei compagni di squadra" e di avere "l'opportunità di allenarmi". Il 21enne giocatore, accostato a squadre spagnole e italiane da radiomercato, è molto stimato dal tecnico dello Shakhtar, Roberto De Zerbi: "Ci ha aiutato e ci sta aiutando molto. Noi giocatori lo apprezziamo e gli vogliamo bene". In questi giorni drammatici Mudryk è particolarmente attivo sui social, dove non risparmia parole dure nel commentare la guerra: "Non posso tacere, il mio cuore sta urlando", dice. Sul web scorrono tanti messaggi di solidarietà, da tutto il mondo: "Li apprezzo e li rispetto". Anche molti sportivi russi chiedono la pace: "Di questa situazione ho parlato con un mio amico tennista russo - spiega il centrocampista - la sua posizione è contro la guerra e solidarizza con il popolo ucraino".