© EPAStagione non facile per il Toronto FC e non è un caso che Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi si stiano guardando attorno da un po’, a caccia di certezze per il prossimo futuro. La squadra occupa il penultimo posto nella classifica della Eastern Conference in Mls, con tre sole vittorie in 21 partite, il coach Bob Bradley - che sembrava intoccabile - è ormai un ricordo lontano dopo l’esonero datato 26 giugno (e quante chiacchiere sono state spese sulle motivazioni della cacciata e sull’eventuale responsabilità dei due italiani), qualcosa che non può non turbare la serenità del gruppo. E di una coppia di calciatori che, al loro arrivo, avevano portato entusiasmo e gioia.
Il cambiamento
Inevitabile che le sirene del mercato risuonino con una certa continuità attorno a Bernardeschi e Insigne, malgrado siano legati da contratti abbastanza lunghi, vale a dire fino al 31 dicembre 2026. Ma un vecchio adagio del calciomercato “sostiene” che le intese, a maggior ragione se tutte le parti in ballo sono ampiamente d’accordo, sono fatte per essere stracciate ed è allora naturale che i due si siano già mossi. L’ex napoletano, intanto, ha deciso di cambiare agente e si è affidato alla CAA Stellar di Jonathan Barnett, tra i procuratori più potenti e conosciuti in circolazione (assiste, tra gli altri, Wojciech Szczesny e Gareth Bale), mentre il secondo accoglie volentieri sondaggi e manifestazioni d’interesse.
Sirene italiane
La curiosità delle ultime ore è legata al fatto che Insigne potrebbe essere l’ennesimo colpo degli arabi i cui club stanno letteralmente monopolizzando il mercato internazionale. Quanto a Bernardeschi, radiomercato tiene ancora viva l’opzione Salernitana, considerato il feeling conclamato con il tecnico Paulo Sousa. Una suggestione cui ne seguiranno altre, perché siamo solo all’inizio. Dalle schermaglie di mercato agli affari veri e propri, spesso, il passo è breve.