Supercoppa, Barcellona e Real Madrid hanno già vinto: ecco perché

Stasera si comincia a Riad con il derby di Madrid, ma tiene banco il nodo introiti: le parole di Ancelotti e Simeone

BARCELLONA - Il primo dei tre derby madrileni in programma nei prossimi 26 giorni si disputerà stasera in una capitale, ma non in quella spagnola. Sarà Riad, infatti, a ospitare anche quest'anno la final four della Supercoppa di Spagna che precede di una settimana quella italiana. Stessa città, stesso stadio. Così come Real, Atlético, Barcellona e Osasuna, infatti, anche Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina si sfideranno, dal 18 al 22 gennaio, nella nuova casa di Cristiano Ronaldo, il King Saud University Stadium, l'impianto con una capienza di 25 mila spettatori che ospita le partite casalinghe dell'Al Nassr, una delle big four della Saudi Pro League.

A inaugurare il torneo, così, saranno due volti cari alla Serie A come Carlo Ancelotti e Diego Pablo Simeone, due allenatori che si stimano, si rispettano e che, a quanto apre, sono anche relativamente amici: "Siamo vicini e, per questo, qualche volta ci vediamo", ha ammesso Carletto che ha ricordato anche che "il Cholo mi ha segnato un gol con la maglia della Lazio che mi è pure costato uno scudetto quando allenavo la Juventus".

Ancelotti a caccia del record: le sue parole

A Riad, il tecnico emiliano cerca il suo undicesimo titolo, quello che gli permetterebbe di raggiungere Zinedine Zidane al secondo posto dei tecnici più laureati della storia merengue. Davanti a loro, soltanto un mito, anzi, il mito, il condottiero del Grande Real Madrid di Di Stefano: a quota 14 c'è, infatti, Miguel Muñoz che, però, dopo l'ultimo rinnovo di Ancelotti - che ha firmato fino al 2026 - potrebbe anche finire per perdere questo record: "La squadra sta bene, entusiasmo e fame non mancano mai. L'intenzione è quella di fare una grande partita, consapevoli del fatto che, nella gara giocata in campionato al Metropolitano, l'Atlético ci ha fatto molto male". Ed è proprio quella dello scorso 24 settembre l’unica sconfitta stagionale dei blancos. Non a caso, Ancelotti non si è mostrato granché entusiasta di dover affrontare i colchoneros, dopo la Supercoppa, anche negli ottavi della Copa del Rey, giovedì 18 gennaio, e infine in campionato, il prossimo 4 febbraio: "No, non mi piace, ma il calendario è quello che è. Sono sicuro che anche loro penseranno la stessa cosa. Siamo due squadre forti e scontrarci è sempre duro. I tifosi, invece, sicuramente si divertiranno".

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Le parole del Cholo e la ripartizione degli introiti

Dalla sua, Simeone ha preferito far capire ai propri ragazzi che quella vittoria è oramai acqua passata: "Alcuni calciatori del Real non giocarono quella partita e, invece, domani (oggi, ndr) ci saranno e questo aumenterà il livello del loro gioco. Sono passati tre mesi: un’altra partita, in un altro momento". Meno loquace, il Cholo quando gli è stato chiesto di commentare la ripartizione degli introiti previsti dalla competizione che si disputerà in Arabia Saudita.

Real e Barça, infatti, intascheranno 6 milioni a testa solo per esserci, mentre per lo stesso concetto all’Atlético ne andranno 3 e all’Osasuna uno e mezzo (il quotidiano Marca, però, ha rivelato che le tre grandi avrebbero accordato di cedere 200 mila euro a testa al club navarro). A questi premi bisognerà aggiungere il milione e mezzo previsto per la vincitrice, il milione per la finalista e i 750 mila euro a testa per chi si fermerà in semifinale: "Di questo dovete chiedere a Miguel Angel Gil Marin e Enrique Cerezo (ad e presidente dei rojiblancos, ndr). Quello che dipende da me è vincere o perdere e sono concentrato su questo". Nota bene: per quanto riguarda la Supercoppa italiana, non esistono gerarchie e per questo i premi dipendono solo ed esclusivamente dai risultati (8 milioni alla vincitrice, 5 alla finalista e 1,6 a testa alle due semifinaliste).

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BARCELLONA - Il primo dei tre derby madrileni in programma nei prossimi 26 giorni si disputerà stasera in una capitale, ma non in quella spagnola. Sarà Riad, infatti, a ospitare anche quest'anno la final four della Supercoppa di Spagna che precede di una settimana quella italiana. Stessa città, stesso stadio. Così come Real, Atlético, Barcellona e Osasuna, infatti, anche Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina si sfideranno, dal 18 al 22 gennaio, nella nuova casa di Cristiano Ronaldo, il King Saud University Stadium, l'impianto con una capienza di 25 mila spettatori che ospita le partite casalinghe dell'Al Nassr, una delle big four della Saudi Pro League.

A inaugurare il torneo, così, saranno due volti cari alla Serie A come Carlo Ancelotti e Diego Pablo Simeone, due allenatori che si stimano, si rispettano e che, a quanto apre, sono anche relativamente amici: "Siamo vicini e, per questo, qualche volta ci vediamo", ha ammesso Carletto che ha ricordato anche che "il Cholo mi ha segnato un gol con la maglia della Lazio che mi è pure costato uno scudetto quando allenavo la Juventus".

Ancelotti a caccia del record: le sue parole

A Riad, il tecnico emiliano cerca il suo undicesimo titolo, quello che gli permetterebbe di raggiungere Zinedine Zidane al secondo posto dei tecnici più laureati della storia merengue. Davanti a loro, soltanto un mito, anzi, il mito, il condottiero del Grande Real Madrid di Di Stefano: a quota 14 c'è, infatti, Miguel Muñoz che, però, dopo l'ultimo rinnovo di Ancelotti - che ha firmato fino al 2026 - potrebbe anche finire per perdere questo record: "La squadra sta bene, entusiasmo e fame non mancano mai. L'intenzione è quella di fare una grande partita, consapevoli del fatto che, nella gara giocata in campionato al Metropolitano, l'Atlético ci ha fatto molto male". Ed è proprio quella dello scorso 24 settembre l’unica sconfitta stagionale dei blancos. Non a caso, Ancelotti non si è mostrato granché entusiasta di dover affrontare i colchoneros, dopo la Supercoppa, anche negli ottavi della Copa del Rey, giovedì 18 gennaio, e infine in campionato, il prossimo 4 febbraio: "No, non mi piace, ma il calendario è quello che è. Sono sicuro che anche loro penseranno la stessa cosa. Siamo due squadre forti e scontrarci è sempre duro. I tifosi, invece, sicuramente si divertiranno".

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