Favola Haller, eroe Costa d'Avorio: dal tumore al gol decisivo in Coppa d'Africa

L'attaccante del Dortmund ha segnato la rete del 2 a 1 in finale contro la Nigeria di Osimhen e ha sollevato il trofeo
Favola Haller, eroe Costa d'Avorio: dal tumore al gol decisivo in Coppa d'Africa© EPA

La Costa d'Avorio ha vinto la Coppa d'Africa dopo una competizione in cui ha rischiato di uscire ai gironi e dove passo passo ha mostrato la forza e l'unità di un gruppo soprattutto nelle difficoltà. Una vera e propria favola che non poteva avere un finale se non con la rete decisiva segnata proprio da Sebastien Haller. Lui è il simbolo di tenaica, speranza, coraggio, un punto di riferimento per chi, ogni giorno, si trova a combattare la propria battaglia personale contro un nemico invisibile. La sua vita è stata stravolta non più tardi di un anno e mezzo fa, ma grazie alla sua grinta è riuscito a sconfiggere il tumore ed è tornato in campo.

Da quella diagnosi del tumore ai testicoli tutto si era fermato: non poteva allenarsi, non poteva giocare a calcio. Dai sogni all'incubo di dover dire basta. 7 mesi di chemioterapia, sostenuto dall'affetto dei tifosi del Dortmund e dalla sua famiglia, e poi il via libera: "Puoi tornare ad allenarti". E da quel gennaio 2023, un anno fa, tutto è cambiato ma non la sua voglia di tornare ad essere semplicemente Haller. 

Haller, eroe della Costa d'Avorio

Cadere per rialzarsi. Motto di vita perché "nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi, e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti". L'ha detto Rocky Balboa a suo figlio in uno dei suoi iconici film, ma è una frase che torna attuale in questi casi. Haller ha dimostrato di sapersi rialzare e molto più forte di prima. Il 4 febbraio sarà per sempre una data importante per lui: non solo è la giornata mondiale della lotta contro il cancro, ma è anche il giorno in cui lui è tornato a segnare su un campo da calcio. Al Signal Iduna Park, tra gli applausi dei propri tifosi, è entrato in campo con scarpette speciali con la scritta "Fuck Cancer" e di lì a poco ha segnato anche la rete del 5 a 1. 

Non ha dimenticato come segnare nonostante poi al termine della stagione è arrivata la doccia fredda dello scudetto perso a favore del Bayern Monaco. Un duro colpo da superare, ma non è difficile per chi, come lui, ha le spalle larghe per poter superare ogni ostacolo. Tutto torna, bisogna soltanto aspettare. A distanza di qualche mese è arrivata la gioia più grande perché è stato proprio lui a diventare l'eroe di un popolo, quella della sua Costa d'Avorio. Nella finalissima contro la Nigeria, ha segnato - dopo averlo fatto anche in semifinale al Congo - al minuto 81 la rete del definitivo 2 a 1 che ha regalato il trionfo della Coppa d'Africa agli Elefanti. E' stata la sua vittoria, un successo insperato ma cercato, voluto con coraggio e determinazione proprio come per il suo interprete principale Sebastien Haller. 

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