Mourinho contro tutto e tutti tra vittoria, epic fail e veleno: cosa ha combinato

Esultanze, contestazioni, complotti. L'ex tecnico della Roma torna ancora a far parlare di sé. Questa volta è il "sistema" turco a non funzionare
Mourinho contro tutto e tutti tra vittoria, epic fail e veleno: cosa ha combinato

Con Mourinho non ci si annoia mai. E questo è un assioma con cui il mondo del calcio convive da tempo. Dal Portogallo all'Inghilterra, passando per Spagna, Italia e Turchia, il fu Special One - ora The Crying One - non ha mai perso l'occasione per dire la sua in merito a trionfi e disfatte, o a qualsiasi altro risultato finale che il tecnico portoghese ritenesse di dovere giudicare controverso. Polemiche, pantomime, attacchi alle direzioni arbitrali. Da oltre vent'anni Jose Mourinho sa come far parlase di sé, su qualsiasi panchina si trovi. L'ultimo episodio post gara che lo ha visto protagonista è avvenuto al termine della sfida tra Fenerbahce e Trabzonspor, valida per la 11ª giornata del campionato turco.

Una gara vinta in trasferta al 102' dai Canarini per 3-2, e che consente a Dzeko e compagni di mantenersi al 2º posto in classifica alle spalle del Galatasaray distante 5 punti. Ma nonostante il successo, Mourinho ne ha avuto per tutti: giocatori, arbitro e pubblico di casa. Dopo il triplice fischio infatti, l'ex Roma ha alzato i pugni attirandosi i fischi degli oltre 40 mila presenti. Galatasaray-Trabzonspor è infatti una delle sfide più sentite della Super Lig .

Mourinho, cosa è successo

A trovare il gol della vittoria è stato l'ex Fiorentina Sofyan Amrabat, che al 12' di recupero ha risolto una gara tesa su entrambi i fronti. Subito dopo la rete, Mourinho è esploso di gioia correndo per il campo e gettandosi per terra. Poi, l'accesissima polemica con un giocatore del Trabzonspor che ha costretto entrambe le panchine a intervenire per evitare che i due passassero alle maniere forti. Una polemica che ha visto il tecnico attaccare verbalmente l'avversario con dei gesti che volevano definirlo un piccolo uomo. Ma non è finita qui. L'ex allenatore della Roma è intervenuto in conferenza per fare il punto sulla gara e contestare inoltre la direzione arbitrale. Un vero e proprio sfogo che rimanda al sospetto che il Fenerbahce sia chiamato a resistere a un "sistema" corrotto: "Oggi abbiamo giocato contro il Var e contro il sistema", ha dichiarato prima di tornare sugli episodi arbitrali anche sui propri profili social. "Guardate e ridete, se vi piace guardare le partite per queste situazioni divertenti non fermatevi a questa clip", è il messaggio con cui condivide online le immagini della protesta dei suoi giocatori per un rigore non assegnato dal direttore di gara. E ancora: "Maglietta gialla, solo cartellino giallo", ha scritto in merito al duro intervento di Denswil su Osayi-Samuel. Mourinho ha poi rivolto una critica all'intero campionato turco.

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Mourinho: "Nessuno guarda il campionato turco"

“Non avevo mai visto le partite finché non sono venuto qui, perché nessuno all’estero vuole vedere il campionato turco - ha dichiarato. - . Chi vuole vedere la il campionato turco all’estero? Hanno la Premier League, la Ligue 1, la Bundesliga, la liga portoghese, la Eredivisie. Perché dovrebbero vedere questo campionato? Io stesso non la guardavo prima. Ho iniziato a farlo solo quando mi hanno invitato a venire in Turchia. Allora sì, ho cominciato a guardarlo, ma solo per conoscere i miei futuri giocatori e il mio team. La mia attenzione non era sul gioco, ma su capire i giocatori. Li ho conosciuti, e prima ancora, ho conosciuto anche altri club importanti in Turchia, ma non potevo credere che questa fosse la dimensione. È troppo grigia, troppo oscura, c’è qualcosa di sgradevole. Ma questo è il mio lavoro. Darò tutto per il mio lavoro, per il mio club".

La polemica per il rigore non dato

"Quello che per me è lo scandalo più grande: un rigore a nostro favore non segnalato. Come dicevo, non credo che all’estero molte persone guardino questo campionato. Credo che a Londra solo mio figlio segua la lega turca. Nessun altro. Pubblicherò il rigore sul mio Instagram, che credo abbia più di cinque milioni di follower. Così anche all’estero sapranno cos’è il campionato turco”, ha concluso (forse) il tecnico.

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Con Mourinho non ci si annoia mai. E questo è un assioma con cui il mondo del calcio convive da tempo. Dal Portogallo all'Inghilterra, passando per Spagna, Italia e Turchia, il fu Special One - ora The Crying One - non ha mai perso l'occasione per dire la sua in merito a trionfi e disfatte, o a qualsiasi altro risultato finale che il tecnico portoghese ritenesse di dovere giudicare controverso. Polemiche, pantomime, attacchi alle direzioni arbitrali. Da oltre vent'anni Jose Mourinho sa come far parlase di sé, su qualsiasi panchina si trovi. L'ultimo episodio post gara che lo ha visto protagonista è avvenuto al termine della sfida tra Fenerbahce e Trabzonspor, valida per la 11ª giornata del campionato turco.

Una gara vinta in trasferta al 102' dai Canarini per 3-2, e che consente a Dzeko e compagni di mantenersi al 2º posto in classifica alle spalle del Galatasaray distante 5 punti. Ma nonostante il successo, Mourinho ne ha avuto per tutti: giocatori, arbitro e pubblico di casa. Dopo il triplice fischio infatti, l'ex Roma ha alzato i pugni attirandosi i fischi degli oltre 40 mila presenti. Galatasaray-Trabzonspor è infatti una delle sfide più sentite della Super Lig .

Mourinho, cosa è successo

A trovare il gol della vittoria è stato l'ex Fiorentina Sofyan Amrabat, che al 12' di recupero ha risolto una gara tesa su entrambi i fronti. Subito dopo la rete, Mourinho è esploso di gioia correndo per il campo e gettandosi per terra. Poi, l'accesissima polemica con un giocatore del Trabzonspor che ha costretto entrambe le panchine a intervenire per evitare che i due passassero alle maniere forti. Una polemica che ha visto il tecnico attaccare verbalmente l'avversario con dei gesti che volevano definirlo un piccolo uomo. Ma non è finita qui. L'ex allenatore della Roma è intervenuto in conferenza per fare il punto sulla gara e contestare inoltre la direzione arbitrale. Un vero e proprio sfogo che rimanda al sospetto che il Fenerbahce sia chiamato a resistere a un "sistema" corrotto: "Oggi abbiamo giocato contro il Var e contro il sistema", ha dichiarato prima di tornare sugli episodi arbitrali anche sui propri profili social. "Guardate e ridete, se vi piace guardare le partite per queste situazioni divertenti non fermatevi a questa clip", è il messaggio con cui condivide online le immagini della protesta dei suoi giocatori per un rigore non assegnato dal direttore di gara. E ancora: "Maglietta gialla, solo cartellino giallo", ha scritto in merito al duro intervento di Denswil su Osayi-Samuel. Mourinho ha poi rivolto una critica all'intero campionato turco.

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