Grimaldo, il diamante che la Juve voleva e che ora brilla nel Leverkusen

Arrivato per forte volontà dell’allenatore Xabi Alonso, ha già segnato 8 gol: è un terzino, ma segna come un attaccante. E anche la Spagna se lo gode
Grimaldo, il diamante che la Juve voleva e che ora brilla nel Leverkusen© Getty Images

Lo ha cercato mezza Europa, aveva addosso gli occhi di tutte le big, Juventus compresa, ma Alejandro Grimaldo ha avuto pochi dubbi nello scegliere di legarsi al Bayer Leverkusen la scorsa estate. O meglio, nella scorsa primavera, visto che l’affare è stato ufficializzato ancor prima della fine della stagione.

Affare in tutti i sensi, visto che la squadra di Xabi Alonso, sempre al comando della Bundesliga settimana dopo settimana, lo ha rilevato dal Benfica a parametro zero. A volerlo più degli altri proprio l’allenatore, che apprezzava la sua tecnica e lo voleva schierare sulla corsia mancina del suo 3-4-3. A giudicare dagli 8 gol finora segnati, la sta valorizzando più che bene.

Grimaldo show, numeri da attaccante

È un bottino che certi esterni di fascia realizzano forse in una stagione. Lo spagnolo classe 1995 invece ci è riuscito in soli tre mesi, pareggiando il conto personale del 2022/23. Di reti ne ha sempre segnate, d’altronde parliamo di uno specialista dei calci piazzati con un mancino dolcissimo già evidente da quando giocava nella seconda squadra del Barcellona e confermato poi nei 7 anni in Portogallo.

Dal suo arrivo in Germania ha alzato ancora di più il livello. Il primo sigillo, ovviamente da calcio piazzato, l’ha messo all’Allianz Arena contro il Bayern: è valso il momentaneo 1-1 (2-2 il finale). Si è ripetuto due settimane dopo a Mainz. A Wolfsburg ha fatto quello decisivo per vincere 1-2. Poi, già che c’era, ha esagerato: doppietta in Europa League col Qarabag cinque giorni dopo, doppietta con l’Hoffenheim la settimana successiva. Quello con l’Union è stato il sesto gol segnato nelle ultime 6 partite. Quattro dei quali per mettere il Leverkusen in vantaggio. Partite tutte vinte, chiaramente.

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Grimaldo, il segreto del Leverkusen

Nel Leverkusen capolista della Bundesliga dopo 11 giornate e a punteggio pieno in Europa la qualità abbonda in ogni reparto, dall’attacco con Hofmann, Wirtz e Boniface al centrocampo guidato da Xhaka. La differenza però si fa anche, se non soprattutto, con la qualità sulle corsie. E se a destra c’è la velocità di Frimpong (9 gol e 11 assist l’anno scorso, già 5+7 quest’anno), a sinistra Grimaldo ci mette qualità e senso della posizione.

Non ci sono difensori che abbiano segnato quanto lui nei top campionati europei ed è anche il numero uno per reti realizzate (4) da fuori area. Sa stringere la posizione, può concludere da ogni angolo. E sa fare anche assist, visto che ne ha già regalati 5 ai compagni. A 28 anni sta vivendo il momento migliore della sua carriera, premiato con la convocazione nella nazionale spagnola. E a Leverkusen se lo coccolano.

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Lo ha cercato mezza Europa, aveva addosso gli occhi di tutte le big, Juventus compresa, ma Alejandro Grimaldo ha avuto pochi dubbi nello scegliere di legarsi al Bayer Leverkusen la scorsa estate. O meglio, nella scorsa primavera, visto che l’affare è stato ufficializzato ancor prima della fine della stagione.

Affare in tutti i sensi, visto che la squadra di Xabi Alonso, sempre al comando della Bundesliga settimana dopo settimana, lo ha rilevato dal Benfica a parametro zero. A volerlo più degli altri proprio l’allenatore, che apprezzava la sua tecnica e lo voleva schierare sulla corsia mancina del suo 3-4-3. A giudicare dagli 8 gol finora segnati, la sta valorizzando più che bene.

Grimaldo show, numeri da attaccante

È un bottino che certi esterni di fascia realizzano forse in una stagione. Lo spagnolo classe 1995 invece ci è riuscito in soli tre mesi, pareggiando il conto personale del 2022/23. Di reti ne ha sempre segnate, d’altronde parliamo di uno specialista dei calci piazzati con un mancino dolcissimo già evidente da quando giocava nella seconda squadra del Barcellona e confermato poi nei 7 anni in Portogallo.

Dal suo arrivo in Germania ha alzato ancora di più il livello. Il primo sigillo, ovviamente da calcio piazzato, l’ha messo all’Allianz Arena contro il Bayern: è valso il momentaneo 1-1 (2-2 il finale). Si è ripetuto due settimane dopo a Mainz. A Wolfsburg ha fatto quello decisivo per vincere 1-2. Poi, già che c’era, ha esagerato: doppietta in Europa League col Qarabag cinque giorni dopo, doppietta con l’Hoffenheim la settimana successiva. Quello con l’Union è stato il sesto gol segnato nelle ultime 6 partite. Quattro dei quali per mettere il Leverkusen in vantaggio. Partite tutte vinte, chiaramente.

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