Brunner, la nuova stella che ha portato la Germania U17 sul tetto del mondo

Il gioiellino classe 2006 del Borussia Dortmund ha vinto il Golden Ball grazie ai suoi cinque gol e si propone come il futuro del calcio tedesco
Brunner, la nuova stella che ha portato la Germania U17 sul tetto del mondo© EPA

In un momento di crisi totale della nazionale maggiore, la Germania si aggrappa ai propri giovani per trovare speranza e fiducia nel futuro. L’Under 17 si è laureata campione del mondo in Indonesia, mostrando a tutti le proprie stelle: soprattutto Paris Brunner.

L’attaccante del Borussia Dortmund, classe 2006, ha vinto il Golden Ball come miglior giocatore della competizione: cinque gol (tre tra semifinale e finale), giocate da urlo, colpi da potenziale fuoriclasse. E personalità da vendere.

Brunner, il futuro della Germania?

Nasce come punta, ma sa giocare anche esterno offensivo. Ciò che non cambia è il talento che esprime: basterebbe citare i numeri stagionali, 11 gol in 12 partite tra Youth League e campionato Under-19, più 20 in 25 presenze assolute con la nazionale Under-17. Insomma, la porta la vede, eccome. E l’ha sempre vista: lo scorso anno ha iniziato in Under-17 anche a livello di club, poi dopo 16 gol in 6 partite hanno capito che la sua dimensione era un altra.

Al Mondiale ha giocato con la maglia numero 7, quella di Cristiano Ronaldo, e dopo aver segnato il provvisorio 1-0 ha esultato come lui. Nella serie finale dei rigori contro la Francia ha avuto la possibilità di segnare il rigore decisivo, ma se l’è fatto parare. I compagni han fatto sì che non dovesse rimpiangerlo. A proposito, Germania-Francia era stata la finale anche dell’Europeo proprio 6 mesi fa: si era decisa ai rigori in favore della Germania. E anche lì Brunner era stato nominato miglior giocatore. Abitudini.

Dortmund, fabbrica del talento

A Dortmund Paris (che è nato in Germania, con origini congolesi) gode di grandissima considerazione ed è possibile che il salto con la seconda squadra in 3.Liga non sia poi così lontano, anche a nemmeno 18 anni.

A inizio ottobre, però, è finito fuori rosa per ragioni mai chiarite, ma che si crede siano disciplinari: il Borussia aveva valutato anche la possibilità di risolvere il contratto, poi ha deciso di tenerlo e reintegrarlo. Almeno a livello tecnico, biasimarli sarà difficile, visto che il ragazzo ha tutto per essere l’ennesimo contendente al Golden Boy che arriva dalla Ruhr. Con tanti ringraziamenti da parte di tutta la Germania.

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