Il declino di Kimmich: era il leader del Bayern, ora valuta l’addio

Nagelsmann lo considerava la mente della squadra, ma la scintilla con Tuchel non è mai scattata. E dopo la lite con Low può lasciare la Germania

Il ruolo di Joshua Kimmich nel Bayern Monaco è radicalmente cambiato dopo l’addio, o meglio, la cacciata di Julian Nagelsmann. L’attuale ct della Germania lo considerava un intoccabile, l’allenatore in campo, il leader. Dall’arrivo di Thomas Tuchel, però, qualcosa è cambiato. Il feeling non è mai scattato e ora, complice il contratto in scadenza a giugno 2025, lo scenario di un addio che sembrava improbabile potrebbe prendere sempre più piede.

Kimmich, da leader a problema?

Uno scenario che appariva impensabile fino all’anno scorso: sin dal suo approdo in Baviera nel 2015, con Pep Guardiola, Kimmich è stato identificato come un potenziale perno della squadra del domani. Effettivamente è stato così: protagonista assoluto nella squadra del Treble del 2020, senatore dello spogliatoio già dal ricambio generazionale dopo l’addio di Robben e Ribéry.

Insomma, tutto lasciava pensare che, specialmente dopo il rinnovo fino al 2025 firmato nell’estate 2021 (con la trattativa condotta dal diretto interessato senza il supporto un procuratore), il futuro del classe 1995 fosse con la maglia del Bayern fino alla fine della sua carriera.

Nagelsmann nel suo biennio aveva fatto del nazionale tedesco un cardine, la sua “estensione” dentro al campo, il primo riferimento, anche più di Neuer e Müller. Nel suo progetto pluriennale probabilmente il numero 6 sarebbe stato anche il capitano una volta ritirati i due di cui sopra.

La lite con l’assistente di Tuchel

Con Tuchel però il rapporto non è mai stato lo stesso. Sostituito in più occasioni quest’anno (5 volte sulle 15 partenze da titolare in Bundesliga), una controtendenza rispetto al passato recente. Certo, anche il rendimento non è stato lo stesso: dopo la delusione al Mondiale 2022, che ha definito come “il colpo più duro da digerire e che non so se riuscirò a superare”, qualcosa è cambiato.

Il culmine si è toccato a Bochum: sostituito anzitempo da Tuchel, a fine partita ha preso a parole Zsolt Low, il vice-allenatore, arrivando quasi alle mani. Il tecnico le ha derubricate come “normali cose di spogliatoio”, ma forse ha lasciato un segno ancora più profondo dentro Kimmich. Che va in scadenza di contratto nel 2025: se non rinnoverà, potrebbe andare via a zero l’estate dopo.

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