Bayern Monaco, altro disastro. Ma Tuchel non si tocca

I bavaresi crollano anche a Bochum e ora il Bayer Leverkusen è a +8. I dirigenti: "L’esonero non è tema di discussione"
Bayern Monaco, altro disastro. Ma Tuchel non si tocca© Getty Images

Almeno a parole, la sconfitta per 3-2 rimediata contro il Bochum al Ruhrstadion non sarà stata l’ultima partita di Thomas Tuchel sulla panchina del Bayern Monaco. Se sarà effettivamente così lo si scoprirà soltanto nelle prossime ore, ma l’Ad Dreesen ha confermato che il tecnico resterà in panchina almeno per un’altra settimana, fino alla sfida contro il RB Lipsia di sabato alle 18.30: "Cambiare allenatore non è un tema di discussione al momento". In ogni caso, la storia (di poco amore) resta appesa ad un filo. È la terza sconfitta consecutiva nel giro di nove giorni: segue il 3-0 subito dal Leverkusen e l’1-0 a Roma contro la Lazio. Per ritrovare un’altra striscia negativa simile bisogna tornare al maggio 2015, quando l’allora gruppo di Guardiola aveva già il Meisterschale in tasca e si concesse due passi falsi in campionato, con in mezzo il tracollo al Camp Nou in semifinale di Champions League (3-0). Un caso evidentemente ben diverso, seppur statisticamente significativo. In precedenza era capitato anche tra febbraio e marzo 2011, un’era calcistica fa: van Gaal non avrebbe terminato quella stagione sulla panchina bavarese, venendo esonerato a inizio aprile.

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Il Bayern crolla ancora: Leverkusen a +8

Senza una decisa sterzata, Tuchel rischia di fare la stessa fine, visto che la classifica ora parla chiarissimo: a parità di partite, il Bayer Leverkusen conclude la giornata a +8, massimo vantaggio assoluto a 12 tappe dallo striscione del traguardo — e con un umore diametralmente opposto rispetto all’aria pesantissima che da mesi si respira in Baviera. In Vestfalia si è infatti registrata l’ennesima tappa di un periodo sciagurato. Dayot Upamecano ha rimediato la seconda espulsione consecutiva in cinque giorni: dopo il rosso diretto contro la Lazio, è arrivato un doppio giallo, da subentrato, per gioco falloso. La seconda ammonizione è costata anche il rigore del 3-1: come all’Olimpico. Naufragio totale. E sì che le occasioni e i time-out dovuti alle ormai solite poteste dei tifosi (stavolta con palle da tennis) non sono mancati. A trarre giovamento delle interruzioni però è stata la squadra che aveva meno pensieri su cui rimuginare. La tensione in casa Bayern invece è sempre più alta: a fine gara Kimmich (sostituito e palesemente infastidito) e il vice-allenatore Zsolt Low sono quasi venuti alle mani. L’unica luce l’hanno accesa i ragazzini, Musiala e Tel, misteriosamente entrato solo nel finale, ma in grado di far segnare un irriconoscibile Kane. Per Tuchel si preannuncia un’altra settimana di fuoco: "Sento la fiducia, possiamo ribaltare la situazione", ha detto a fine partita. Forse non è lo stesso per la squadra. "Viviamo in un film horror” è stato il laconico commento di uno sconsolato Goretzka. Il calendario vede Lipsia e Friburgo prima della Lazio: dieci giorni per decidere la stagione. Con o senza Tuchel.

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