Bayern Monaco, nervi tesi: il futuro di Tuchel e la rivoluzione dirigenziale

Il club continua i cambi societari e si interroga sul futuro del tecnico: necessaria una svolta questa sera nel recupero con l’Union Berlino
Bayern Monaco, nervi tesi: il futuro di Tuchel e la rivoluzione dirigenziale© Getty Images

Nel dicembre del 2019, prima dell’insediamento di Hans Flick e dell’en plein di trofei dell’anno successivo, il Bayern Monaco era precipitato in classifica fino ad avere anche nove punti di distacco dal Borussia Dortmund, che in quel momento era guidato da Lucien Favre e si era piazzato davanti a tutti, dando l’impressione di essere davvero avviato verso la conquista del titolo. Poi la seconda metà di stagione aveva detto altro, con la rimonta bavarese e il sorpasso avvenuto nel Klassiker all’Allianz Arena ad aprile che aveva lanciato Neuer e compagni verso l’ottavo degli undici Meisterschale consecutivi.

Bayern, gli alti e bassi sono una costante

Non è da escludere che l’epilogo possa essere lo stesso anche a maggio prossimo, ma al momento il passo che sta tenendo il Bayer Leverkusen in testa alla classifica (15 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta) fa quantomeno dubitare che il dominio possa estendersi anche al 2024. Il clima non può sicuramente dirsi sereno, sotto molti punti di vista, in casa bavarese: il nervosismo si è visto in maniera piuttosto lampante in campo nel ko incassato domenica all’Allianz contro il Werder Brema. Anche nel corpo dirigenziale però gli alti e bassi sono ormai una costante, visto che già dall’estate sono iniziate le turbolenze ai piani alti, con la svolta della doppia cacciata dell’amministratore delegato Oliver Kahn e del direttore sportivo Hasan Salihamidzic nel giorno della vittoria del campionato. Anche il “terzo” del gruppo se ne andrà: è pronto ai saluti il direttore tecnico Marco Neppe, 37 anni, ex scout, da dieci anni in società e uomo chiave per il mercato, che sta discutendo la risoluzione con il club per fare posto al prossimo nuovo arrivo Max Eberl, storico direttore sportivo del Gladbach. Affiancherà l’ultimo arrivato Christoph Freund (in carica da settembre, dopo gli anni trascorsi al Salisburgo) completando di fatto la rivoluzione iniziata la scorsa estate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il futuro di Tuchel e la priorità della dirigenza

Non è invece previsto, per ora, un cambio di allenatore: nonostante il lavoro di Thomas Tuchel non sembri completamente apprezzato nell’ambiente bavarese, specialmente per i ripetuti passi falsi contro squadre sulla carta inferiori e un calcio non sempre espresso in maniera convincente. La priorità della dirigenza - e di Uli Hoeness in particolare, spiega la Bild -, è quella di dare stabilità e continuità alla gestione del gruppo. Questa sera all’Allianz Arena - che inusualmente non è ancora totalmente esaurita - arriva l’Union Berlino per il recupero della 13ª giornata e l’occasione di un riscatto dopo la debacle con il Werder: i punti di distacco dal Leverkusen capolista sono 7, una non vittoria rischia di complicare terribilmente i piani. Compresi, forse, quelli futuri di Tuchel.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel dicembre del 2019, prima dell’insediamento di Hans Flick e dell’en plein di trofei dell’anno successivo, il Bayern Monaco era precipitato in classifica fino ad avere anche nove punti di distacco dal Borussia Dortmund, che in quel momento era guidato da Lucien Favre e si era piazzato davanti a tutti, dando l’impressione di essere davvero avviato verso la conquista del titolo. Poi la seconda metà di stagione aveva detto altro, con la rimonta bavarese e il sorpasso avvenuto nel Klassiker all’Allianz Arena ad aprile che aveva lanciato Neuer e compagni verso l’ottavo degli undici Meisterschale consecutivi.

Bayern, gli alti e bassi sono una costante

Non è da escludere che l’epilogo possa essere lo stesso anche a maggio prossimo, ma al momento il passo che sta tenendo il Bayer Leverkusen in testa alla classifica (15 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta) fa quantomeno dubitare che il dominio possa estendersi anche al 2024. Il clima non può sicuramente dirsi sereno, sotto molti punti di vista, in casa bavarese: il nervosismo si è visto in maniera piuttosto lampante in campo nel ko incassato domenica all’Allianz contro il Werder Brema. Anche nel corpo dirigenziale però gli alti e bassi sono ormai una costante, visto che già dall’estate sono iniziate le turbolenze ai piani alti, con la svolta della doppia cacciata dell’amministratore delegato Oliver Kahn e del direttore sportivo Hasan Salihamidzic nel giorno della vittoria del campionato. Anche il “terzo” del gruppo se ne andrà: è pronto ai saluti il direttore tecnico Marco Neppe, 37 anni, ex scout, da dieci anni in società e uomo chiave per il mercato, che sta discutendo la risoluzione con il club per fare posto al prossimo nuovo arrivo Max Eberl, storico direttore sportivo del Gladbach. Affiancherà l’ultimo arrivato Christoph Freund (in carica da settembre, dopo gli anni trascorsi al Salisburgo) completando di fatto la rivoluzione iniziata la scorsa estate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Bayern Monaco, nervi tesi: il futuro di Tuchel e la rivoluzione dirigenziale
2
Il futuro di Tuchel e la priorità della dirigenza