MADRID (SPAGNA) - A tre giorni dalla gara di ritorno di Champions League con la Roma, il Real Madrid ritrova la miglior versione di Cristiano Ronaldo, autore di un pregevole poker, e schianta il Celta di Vigo, abbattuto con ben sette reti. Tra le molte buone notizie del pomeriggio madrileno, la riapparizione di Gareth Bale, che non giocava dalla gara con lo Sporting Gijon dello scorso 17 gennaio.
CON LA CHAMPIONS IN MENTE - Con la Roma all’orizzonte, Zinedine Zidane, già privo dell’infortunato Benzema, preferisce non rischiare i convalescenti Bale e Modric, che si accomodano in panchina a fianco di Marcelo e James Rodriguez. Spazio, dunque, ancora una volta a un Real a dir poco sperimentale, specie dalla cintola in su, con una linea di centrocampo formata dall’ex Inter Mateo Kovacic, dal solido Casemiro e dall’oggetto dei desideri della Juventus, Isco. Davanti il terzetto formato da Lucas Vazquez, Mayoral e Cristiano Ronaldo. Berizzo, per l’occasione, ritrova dal primo minuto Nolito, a dar man forte, in avanti, a Iago Aspas e Orellana.
SBLOCCA PEPE - Dopo l’ormai consueta contestazione al presidentissimo Florentino Perez e ai giocatori, accolti con un eloquente striscione che invita a sudare per maglia e scudo, le merengues cercano di fare la partita, anche se il primo vero lampo è del Celta, che coglie la traversa con Iago Aspas, su centro di Orellana, al termine di un’azione impostata da Nolito. La palla torna sui piedi dello stesso Aspas, che però trova la risposta di Keylor Navas. La pronta replica è di Cristiano Ronaldo, che spara un sinistro pauroso respinto dal verde Ruben Blanco. Il portierino galiziano, poi, si esalta su un tiro ravvicinato di Isco, al termine di un’azione caotica. Superata la mezz’ora, tra gli ospiti, si ferma l’essenziale Pablo Hernandez, rilevato da Radoja. Il finale di frazione è tutto madridista e, varcato il 40’, arriva il vantaggio blanco, grazie a una capocciata di Pepe sugli sviluppi di un angolo.
CR7 SCATENATO - La ripresa si apre con un passaggio fuori misura per Carvajal di CR7, che si guadagna qualche fischio. L’orgoglioso portoghese risponde una manciata di minuti dopo con un missile terra cielo dalla lunghissima distanza che non lascia scampo a Ruben Blanco. Il fuoriclasse di Madeira festeggia portandosi la mano all’orecchio, in segno di scherno verso chi aveva osato metterlo in discussione. Pochi secondi e Lucas Vazquez potrebbe calare il tris, ma manca clamorosamente la porta sguarnita su centro orizzontale di Danilo. Chi non fallisce è l’ispiratissimo Ronaldo, che poco prima del quarto d’ora s’inventa una meravigliosa parabola da calcio piazzato. Qualche minuto dopo, il lusitano prova il bis, ma stavolta l’estremo difensore ospite riesce a deviare contro la traversa. Il Celta tenta di rifarsi sotto con Iago Aspas, che accorcia le distanze approfittando della svagata retroguardia di casa per esibirsi in un pregevole pallonetto, a tu per tu con Navas. 10 gol in campionato per l’ex attaccante del Liverpool.
NUMERI DA PAURA - A mortificare in partenza i pensieri di remontada ospiti ci pensa il solito Cristiano, che sigla il suo terzo gol del pomeriggio al termine di un’azione corale. Già 36 partite concluse con almeno 3 reti con la maglia del Real per l’ex Manchester United. A vivacizzare ulteriormente la giornata, poi, arriva anche la riapparizione di Gareth Bale, che prende il posto di Isco. C’è ancora tempo per il quarto gol di CR7, che di testa insacca la marcatura che gli permette di lasciarsi alle spalle il mitico Telmo Zarra, autore di 251 gol in Liga. Ben 27 i centri in campionato per Ronaldo, che così si lascia indietro di due lunghezze Luis Suarez. Alla festa del gol partecipano anche i subentrati Jesé e l’attesissimo Gareth Bale. È tripudio al Santiago Bernabeu.