Disastro Real, Ancelotti via in estate? Florentino Perez ha già il sostituto

Il presidente adora il tecnico italiano, ma il futuro non è garantito: si valuta la risoluzione del contratto
Disastro Real, Ancelotti via in estate? Florentino Perez ha già il sostituto
© Getty Images

‘Una sconfitta che avrà delle conseguenze’. Ma anche: ‘Cosa succederà ora a Ancelotti?’. A chiederselo non è soltanto la stampa spagnola. Alla vigilia del Clásico di Supercopa, sia Carletto che Hansi Flick ci avevano tenuto a sottolineare l'importanza della sfida non tanto sotto il prisma della conquista di un titolo sicuramente minore, quanto sotto quello della dinamica positiva che una vittoria avrebbe potuto innescare: «Ogni volta che abbiamo vinto la Supercoppa poi abbiamo fatto bene anche in Liga e Champions League», aveva ricordato il tecnico emiliano. Ebbene, se il Barcellona torna lanciatissimo dalla trasferta in Arabia Saudita, il Real Madrid farà bene a dimenticare il più in fretta possibile la batosta rimediata domenica sera a Gedda: «È stata una serata storta e per questo siamo tristi e delusi come i nostri tifosi. Non ci resta che guardare avanti». Il vero problema è che, per sua stessa ammissione, il Real non ha giocato «a nulla». Ed è per questa ragione che se non dovesse avverarsi la sua profezia, la stagione di Ancelotti potrebbe diventare lunghissima. O cortissima: «Il calcio è anche questo: a volte sei in grado di vincere e altre volte ti tocca imparare dalle sconfitte».

Xabi in pole position

Ecco, sarà proprio su quest'ultimo punto che, da questo momento in poi, verrà valutato il suo lavoro. Nessuno ha dimenticato quello che ha fatto e vinto in blanco, men che meno il presidente Florentino Pérez che lo considera un esempio di signorilità e, quindi, il miglior portavoce possibile per la Casa Blanca. Questo, però, non potrà bastare a garantirgli un futuro. Lo dice la storia del Real e dello stesso don Florentino. E lo sa bene anche Xabi Alonso, pronto a tornare al Bernabeu sin dalla prossima estate. Nonostante, infatti, Ancelotti abbia un contratto fino al 2026, in questo momento, appare difficile che questa scadenza venga rispettata. 
Per dirla con Luka Modric, l’unico calciatore merengues a fermarsi in zona mista dopo la disfatta di Gedda, «non è bello che il tuo rivale storico ti faccia nove gol in due partite». Anche l’ex Pallone d’oro croato, però, resta ottimista: «Sono sicuro che reagiremo. È il momento di rimanere uniti e lavorare, sono sicuro che regaleremo molte gioie alla nostra gente. La stagione è ancora lunga». Così come i madridisti più ottimisti, anche Modric è convinto che «se proprio dovevamo perdere una finale, meglio questa».

Il disastro di Gedda

Ciononostante, fatta eccezione per un Kylian Mbappé finalmente in formato fenomeno, c’è davvero poco da salvare.E già, perché sarebbe semplice prendersela solo con Ancelotti quando gente come Vinicius, Bellingham, Camavinga e Tchouameni si sono resi protagonisti di una prestazione disastrosa. Senza dimenticare che Carletto è costretto a tirare, prima, da un lato e, poi, dall’altro una coperta resa troppo corta dalla cattiva pianificazione estiva e dai successivi infortuni. E difficilmente si tornerà sul mercato, a meno che il Liverpool non dovesse decidere di accettare i 25 milioni messi sul piatto per Alexander-Arnold. C’è un dato in particolare che la dice lunga sulla stagione di una squadra che l’anno scorso ha perso una sola gara, contro l’Atlético, riuscendo a sbaragliare la concorrenza ai più alti livelli. Quest’anno, invece, orfano di Toni Kroos, il Real è piccolo con le grandi come dimostrano le due sconfitte contro il Barça in Spagna e quelle contro il Liverpool e lo stesso Milan in Europa. E se c’è una cosa che dà particolarmente fastidio al presidente galáctico è perdere le partite in mondovisione. Non lo sopporta proprio. 

 

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