![La 'nordica' Lens e l'inferno giallorosso in Champions La 'nordica' Lens e l'inferno giallorosso in Champions](https://cdn.tuttosport.com/img/990/495/2023/11/07/150018879-5fcbbdeb-e853-445c-9212-e6b54188a68c.jpg)
Può una realtà culturale insita nel rigoroso Nord della Francia essere pervasa da un'indole "meridionale"? La risposta, guardando la città di Lens, è senza dubbio affermativa. Perché l'inferno giallorosso dello stadio Bollaert-Delelis è frutto della passione smisurata dei tifosi locali, storicamente tra i più caldi e accesi di tutto l'esagono francese. Le basse temperature di una regione storicamente uggiosa e fredda, come ben esemplificato dallo stereotipo sul quale si basa il film "Bvenue chez les ch'tis", che ha ispirato "Benvenuti al Sud", aumentano per istinto di sopravvivenza il calore umano degli autoctoni. Ed è per questo che i Sang et Or, che affrontano in trasferta il Psv Eindhoven, vivono questa stagione di Champions con il massimo entusiasmo.
Un progetto sostenibile
Campioni di Francia nella storica stagione 1997-98, quando ancora non si era registrato l'avvento dispotico del regime dell'Olympique Lione, i giallorossi hanno fatto ritorno in Ligue nella primavera del 2020. Al comando della truppa un tale Franck Haise, che da buon normanno era già in possesso del fuoco interno per scaldare gli animi locali. Due settimi posti di seguito prima dell'esplosione dell'annata scorsa, quando il 3-4-2-1 fatto di movimenti fluidi e costanti ha dato al Lens uno storico secondo posto, a un solo punto dal Paris Saint Germain. Un traguardo epico, ottenuto tra l'altro con un gioco divertente che ha conferito ai sempre fedeli supporter un premio eterno, molto più importante della qualificazione in Champions League.
A causa anche di cessioni importanti come quelle di Fofana e Openda, l'andazzo nella stagione attuale è stato finora altalenante. Mentre il Nizza di Farioli continua a dominare, la squadra di Haise è in questo momento a metà classifica. Sono ben 10 i punti di distanza dalla zona Champions League, e la spietata concorrenza lascia pensare che quest'anno sarà quasi impossibile replicare l'exploit dell'annata passata. Il progetto è però sostenibile, e le basi, su tutte quella del tecnico, sono importanti.