Emery: "Lo spogliatoio dell'Arsenal non ha voluto Ozil capitano"

L'allenatore basco ha parlato anche di Ramsey: "È un leader in campo e nello spogliatoio, sarebbe stato meglio per noi se fosse rimasto in Inghilterra"
Emery: "Lo spogliatoio dell'Arsenal non ha voluto Ozil capitano"

LONDRA (Inghilterra) - Unai Emery non ha risparmiato critiche a Ozil, che ha avuto a sua disposizione all'Arsenal. L'allenatore basco al Daily Mail ha infatti svelato come i suoi compagni non lo vedevano di buon occhio: "Uno dei capitani sarebbe potuto essere Ozil, ma lo spogliatoio non voleva che lui fosse il capitano. Il suo livello di impegno non era lo stesso di qualcuno che meritava di essere il capitano". Il tecnico spagnolo ha parlato anche della condotta del tedesco il giorno dopo la finale di Europa League dello scorso anno, persa per 4-1 contro il Chelsea: "Siamo tornati a Londra alle otto del mattino e sono tornato a casa, ho dormito tre ore e poi sono tornato a Colney. Ho avuto incontri con tutti i giocatori. Colloqui individuali di mezz'ora con ciascuno. Solo Ozil non voleva venire. Non so perché non sia venuto". Emery sul trequartista dei Gunners ha concluso: "Durante la mia carriera, i giocatori di talento sono stati i miei preferiti e hanno giocato al meglio con me. Ho fatto del mio meglio per aiutare Özil, ma l'atteggiamento che ha adottato e i livelli di impegno non erano sufficienti".

"Meglio se Ramsey fosse rimasto"

L'ex allenatore dell'Arsenal si è tolto qualche sassolino dalla scarpa anche nei confronti della società inglese per alcune decisioni che non ha condiviso. Emery ha raccontato come avrebbe voluto che Ramsey, l'anno scorso passato alla Juventus a parametro, sarebbe rimasto: "Quando sono arrivato, ho visto che Ramsey è un leader in campo e nello spogliatoio e voleva restare. Logicamente, aveva bisogno di negoziare un nuovo contratto e non hanno raggiunto un accordo. Penso che sarebbe stato meglio per la squadra se fosse rimasto, e anche per me come allenatore perché sarebbe stato il prossimo capitano". Anche per la campagna acquisti le cose non sono andate come desiderava: "Ho avuto un incontro con Zaha, era il giocatore che volevo perché avevo notato che aveva vinto molte partite da solo. Lui voleva venire, ma alla fine il club ha preso Pépé perchè era più giovane".

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