'Ammonizione' per Cristiano Ronaldo: la manata al tifoso Everton gli costa un avvertimento condizionale

La sanzione, comminata dalla Polizia del Merseyside, si riferisce all'episodio di Goodison Park dello scorso aprile
'Ammonizione' per Cristiano Ronaldo: la manata al tifoso Everton gli costa un avvertimento condizionale© Getty Images

MANCHESTER (Inghilterra) - Cristiano Ronaldo vive il momento più complesso della sua carriera. Il cinque volte pallone d'oro è stato infatti ammonito con un avvertimento condizionale dalla polizia del Merseyside. La sanzione dell'ex giocatore di Juventus e Real Madrid, che ha avuto un seguito giudiziario e si è chiusa solo oggi, è conseguenza della vicenda che risale allo scorso aprile: all'uscita dal campo al termine del match perso contro l'Everton a Goodison Park per 1-0, Ronaldo - dominato da nervosismo e rabbia per la sconfitta - diede un colpo sulla mano a un giovane tifoso dei Toffees che gli porgeva il telefonino per un selfie, danneggiandolo. L'episodio alimentò una bufera sul portoghese che si scusò e ammise pubblicamente di aver commesso un'imperdonabile leggerezza per un fuoriclasse del calcio.

Ronaldo, la Polizia del Merseyside annuncia: "È un avvertimento condizionale"

Ronaldo riconobbe di aver esagerato nella reazione pubblicando un post su Instagram in cui invitava il giovane tifoso dell'Everton a "guardare una partita all'Old Trafford in segno di fair play e sportività". Un gesto nobile che però non impedì alla polizia locale di aprire un fascicolo sull'accaduto. Nel primo pomeriggio, infatti, le forze dell'ordine del Merseyside hanno reso nota, tramite un comunicato ufficiale, la sanzione comminata nei confronti del fuoriclasse di Funchal: si tratta di un 'avvertimento condizionale', una tipologia di ammonimento che le forze dell'ordine adottano nei confronti delle persone che non hanno precedenti per reati minori, come riporta il governo del Regno Unito sul sito web ufficiale. È un provvedimento a cui si giunge dietro un'ammissione di colpa, evitando di finire in giudizio, compresa la 'riparazione del danno'.

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