City, Guardiola contro tutti: è bufera Premier! "Che facciano attenzione..."

Il tecnico dei Citizens parla per la prima volta dopo l'apertura dell'inchiesta sulla squadra di Manchester e attacca United, Liverpool, Arsenal e Chelsea: "Ci vogliono fuori dall'Europa"

MANCHESTER (Inghilterra) - Dopo l'apertura dell'inchiesta sul Manchester City,  Pep Guardiola rompe il silenzio e risponde a muso duro dopo il deferimento scattato nei giorni scorsi e che vede i Citizens sotto accusa da parte della Premier League per un centinaio di violazioni delle norme finanziarie. "La società ha dimostrato di essere assolutamente innocente ma quello che è successo lunedì è quanto già successo con la Uefa: siamo stati già condannati", durro attacco del tecnico catalano che gonfia i muscoli e ricorda il precedente di Nyon quando la Uefa escluse il City dalle coppe per due anni per aver infranto il fair-play finanziario salvo poi incassare la decisione del Tas di cancellare tutto, dando ragione al club inglese.

Guardiola, attacco alla Premier

"Ci sono 19 squadre in Premier League - afferma Guardiola - che ci accusano senza darci la possibilità di difenderci ma sono pienamente convinto che sarà riconosciuta la nostra innocenza. Ovviamente, il procedimento è aperto dalla Premier League ma non so perchè, dovete chiederlo ai Ceo degli altri club. Ma hanno stabilito con noi un precedente e bisogna fare attenzione in futuro perchè ci sono tante società che potrebbero essere accusate come hanno fatto con noi ma senza essere innocenti e chi sa cosa può succedere in futuro". Va giù duro Guardiola che tira fuori i nomi dei club: "Dicono che non ci siamo comportati in modo corretto ma che ci permettano di difenderci visto che crediamo di aver agito correttamente. Sono anche più fiducioso rispetto al contenzioso con la Uefa perchè abbiamo più esperienza e più informazioni. Burnley, Wolves, Leicester, Newcastle, Spurs, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Chelsea ci vogliono fuori dalle coppe europee, non facciamo parte dell'establishment di questa lega. Si dice che non ci siano nemici o amici, solo interessi. Vogliono toglierci la posizione che ci siamo guadagnati sul campo".

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Guardiola: "Ci hanno già condannati"

Attacco di Guardiola alla Premier e ai suoi club, ma ai giocatori chiede restare concentrati sul loro lavoro, a partire dalla prossima partita contro l'Aston Villa: "Toccherà ora agli avvocati difendere una parte e l'altra, non so come finirò e quanto ci vorrà, se uno, due o tre mesi. Ci difenderemo e poi saremo giudicati. Fortunatamente viviamo in un Paese dove si è innocenti fino a prova contraria anche se a noi non viene concessa questa opportunità visto che ci hanno già condannati", rincara la dose.

Guardiola: "Sapete da che parte sto"

E a questo proposito, se davvero il City venisse colpito duramente, magari con una retrocessione, per Guardiola nessun problema: "Ci siamo gà stati, richiameremo Paul Dickov e Mike Summerbee e risaliremo", il riferimento a due ex giocatori che hanno fatto la storia del City. Summerbee, ora 80enne, ha collezionato oltre 350 presenze fra il 1965 e il 1975, 200 per Dickov che ha contribuito a portare il club dalla seconda divisione alla Premier. Poi una promessa: "Vi posso garantire che da qui non mi muovo, voglio stare qui ora più che mai. Sapete da parte sto".

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MANCHESTER (Inghilterra) - Dopo l'apertura dell'inchiesta sul Manchester City,  Pep Guardiola rompe il silenzio e risponde a muso duro dopo il deferimento scattato nei giorni scorsi e che vede i Citizens sotto accusa da parte della Premier League per un centinaio di violazioni delle norme finanziarie. "La società ha dimostrato di essere assolutamente innocente ma quello che è successo lunedì è quanto già successo con la Uefa: siamo stati già condannati", durro attacco del tecnico catalano che gonfia i muscoli e ricorda il precedente di Nyon quando la Uefa escluse il City dalle coppe per due anni per aver infranto il fair-play finanziario salvo poi incassare la decisione del Tas di cancellare tutto, dando ragione al club inglese.

Guardiola, attacco alla Premier

"Ci sono 19 squadre in Premier League - afferma Guardiola - che ci accusano senza darci la possibilità di difenderci ma sono pienamente convinto che sarà riconosciuta la nostra innocenza. Ovviamente, il procedimento è aperto dalla Premier League ma non so perchè, dovete chiederlo ai Ceo degli altri club. Ma hanno stabilito con noi un precedente e bisogna fare attenzione in futuro perchè ci sono tante società che potrebbero essere accusate come hanno fatto con noi ma senza essere innocenti e chi sa cosa può succedere in futuro". Va giù duro Guardiola che tira fuori i nomi dei club: "Dicono che non ci siamo comportati in modo corretto ma che ci permettano di difenderci visto che crediamo di aver agito correttamente. Sono anche più fiducioso rispetto al contenzioso con la Uefa perchè abbiamo più esperienza e più informazioni. Burnley, Wolves, Leicester, Newcastle, Spurs, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Chelsea ci vogliono fuori dalle coppe europee, non facciamo parte dell'establishment di questa lega. Si dice che non ci siano nemici o amici, solo interessi. Vogliono toglierci la posizione che ci siamo guadagnati sul campo".

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