Pagina 2 | De Zerbi: "Italia? Voglio restare al Brighton. In futuro Germania e Brasile"

"Inter, Roma o Chelsea? Voglio restare al Brighton. Sto benissimo qui e non sono stato chiamato da altri club. La mia educazione calcistica viene dal Milan, sono riconoscente ai rossoneri per come sono stato cresciuto”. Lo ha dichiarato Roberto De Zerbi in un'intervista concessa a SportMediaset. “Non vedo l’ora di giocarci e non vedo l’ora che inizi la partita, poi dopo i desideri li posso esprimere i giorni prima. Sicuramente non li esprimerò in quel momento però cercherò di godermi quella giornata. Qui l’F.A. Cup è molto importante, gli si dà un valore diverso rispetto alla nostra Coppa Italia. Verranno 36mila persone da Brighton, affrontiamo il Manchester United, sarà una giornata importante per tutti, speriamo di fare di tutto perché vada bene" ha detto il tecnico del Brighton sulla prima volta a Wembley per la semifinale di FA Cup contro il Manchester United

De Zerbi sul Brighton e sulle parole di Guardiola

Sul campionato del Brighton: “Sono fortunato a lavorare qua. Ho trovato un gruppo di giocatori già abituato a giocare con coraggio, già abituato a cambiare modulo all’interno della gara e poi ovviamente ci ho messo un po’ del mio perché è chiaro che faccio fatica a scimmiottare gli altri. Anche qua dovevo essere me stesso e devo dire che ho avuto una risposta importantissima da parte dei giocatori. Sono convinto che i giocatori contino più dell’allenatore. Gli allenatori possono dare organizzazione, fiducia, mentalità, stile di gioco e altro ma poi i risultati li fanno sempre i giocatori”. Guardiola ha detto che il Brighton è la miglior squadra che costruisce dal basso, De Zerbi ha dichiarato: “Mi fa piacere anche perché lui qualcosa ha vinto. Mi fa piacere ricevere i suoi complimenti ma penso che fino a quando Guardiola allenerà sarà difficile far qualcosa con la palla meglio di quello che faccia lui”.

De Zerbi e le voci di mercato

Il tecnico italiano ex Sassuolo si è poi soffermato sulle voci di mercato che lo accostano ad altre panchine: “La mia storia lo racconta: non mi muovo a seconda delle richieste importanti o meno. Inter e Roma? Non ho parlato con nessuno ma penso che in questo momento per il mio percorso, per la mia vita sia importante rimanere qui. Ho dovuto lasciare lo Shakhtar dopo otto mesi di lavoro e l’ho fatto malvolentieri e andare via dal Brighton dopo lo stesso tempo mi sembrerebbe come non portare a termine il lavoro. La mia volontà è quella di rimanere, poi dovrò parlare col club e confrontarci per capire cosa si aspettano, cosa vogliono, quali sono le loro ambizioni. Non metto la mano sul fuoco ma la mia volontà è quella di rimanere. Chelsea vuole pagare la mia clausola di 13 milioni? Non lo so e non credo perché nessuno mi ha avvisato e nessuno mi ha chiamato”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

De Zerbi sulla Premier League e sulla fede milanista

Sulla Premier League:La Premier League penso sia il campionato più bello in Europa in linea generale. La Serie A è molto tattica e molto difficile da preparare per le difficoltà tattiche. Anche il campionato tedesco è molto tattico e con tanti allenatori bravi mentre il campionato francese è molto fisico. Quello inglese è un insieme di tutto, è un campionato molto fisico dove ci sono giocatori fortissimi, i migliori in circolazione. Trovi squadre preparate tatticamente e difficili da affrontare come l’Arsenal, il City, il Liverpool, l’Aston Villa o il Fulham. È molto affascinante anche per la cornice di pubblico”. Sul Milan: “Io sono cresciuto al Milan, ho vissuto tre anni a Milanello e la mia formazione calcistica viene dal Milan, quello vero: la mia educazione calcistica viene dal Milan di Baresi, di Tassotti, di Maldini, di Boban, di Savicevic e di Costacurta. Sono tifoso del Brescia ma sono riconoscente al Milan per quello che mi ha dato e per come mi ha cresciuto. C’è sempre un occhio di riguardo”.

De Zerbi sui nuovi allenatori e sul futuro

Dionisi ha poi parlato dei nuovi allenatori italiani emergenti: “Penso che ci siano tanti allenatori giovani bravissimi, come anche Zanetti dell’Empoli che secondo me sta facendo benissimo. E poi c’è qualcuno indietro come livello ma che sicuramente diventerà un allenatore importante come Aquilani che sta allenando la Primavera della Fiorentina”. Sul futuro: “Non vorrei spostarmi da Brighton poi vedremo cosa succederà anche perché prima o poi dovrò spostarmi. Mi piacerebbe un giorno tornare in Italia però mi piacerebbe fare altre esperienze all’estero: una in Germania e una in Brasile”. Infine, sul Brighton: “Cosa mi piace di Brighton? A parte il clima tutto. Sto vivendo lavorativamente un sogno. Mi diverto, venivo dalla chiusura molto triste con lo Shakhtar e forse in questo momento questa nuova esperienza me la sto godendo di più rispetto al passato. Mi piace tutto, mi piace il campionato, mi piace la mia squadra e mi piace il modo che hanno gli inglesi di intendere il calcio. Mi trovo bene nel club e stanno arrivando anche i risultati: non posso chiedere di più”.

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De Zerbi sulla Premier League e sulla fede milanista

Sulla Premier League:La Premier League penso sia il campionato più bello in Europa in linea generale. La Serie A è molto tattica e molto difficile da preparare per le difficoltà tattiche. Anche il campionato tedesco è molto tattico e con tanti allenatori bravi mentre il campionato francese è molto fisico. Quello inglese è un insieme di tutto, è un campionato molto fisico dove ci sono giocatori fortissimi, i migliori in circolazione. Trovi squadre preparate tatticamente e difficili da affrontare come l’Arsenal, il City, il Liverpool, l’Aston Villa o il Fulham. È molto affascinante anche per la cornice di pubblico”. Sul Milan: “Io sono cresciuto al Milan, ho vissuto tre anni a Milanello e la mia formazione calcistica viene dal Milan, quello vero: la mia educazione calcistica viene dal Milan di Baresi, di Tassotti, di Maldini, di Boban, di Savicevic e di Costacurta. Sono tifoso del Brescia ma sono riconoscente al Milan per quello che mi ha dato e per come mi ha cresciuto. C’è sempre un occhio di riguardo”.

De Zerbi sui nuovi allenatori e sul futuro

Dionisi ha poi parlato dei nuovi allenatori italiani emergenti: “Penso che ci siano tanti allenatori giovani bravissimi, come anche Zanetti dell’Empoli che secondo me sta facendo benissimo. E poi c’è qualcuno indietro come livello ma che sicuramente diventerà un allenatore importante come Aquilani che sta allenando la Primavera della Fiorentina”. Sul futuro: “Non vorrei spostarmi da Brighton poi vedremo cosa succederà anche perché prima o poi dovrò spostarmi. Mi piacerebbe un giorno tornare in Italia però mi piacerebbe fare altre esperienze all’estero: una in Germania e una in Brasile”. Infine, sul Brighton: “Cosa mi piace di Brighton? A parte il clima tutto. Sto vivendo lavorativamente un sogno. Mi diverto, venivo dalla chiusura molto triste con lo Shakhtar e forse in questo momento questa nuova esperienza me la sto godendo di più rispetto al passato. Mi piace tutto, mi piace il campionato, mi piace la mia squadra e mi piace il modo che hanno gli inglesi di intendere il calcio. Mi trovo bene nel club e stanno arrivando anche i risultati: non posso chiedere di più”.

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