![Manchester City, l'altro mercato: investire nell'Academy rende bene Manchester City, l'altro mercato: investire nell'Academy rende bene](https://cdn.tuttosport.com/img/990/495/2023/12/15/130131426-29867c55-c8ed-40ea-97a7-9b9fb1177060.jpg)
Fare squadra, fare vetrina, fare cassa. Negli ultimi 15 anni, da quando cioé il Manchester City è passato nelle mani della cordata di Abu Dhabi, i miliardi spesi non sono andati solo in acquisti o stipendi: l’area attorno all’Etihad Stadium è sempre più una cittadella modello e l’intero settore giovanile è stato ricostruito e potenziato, con risultati che hanno cominciato a vedersi da qualche anno, su più fronti. Dal 2017 in poi, dunque dalla fine del primo anno in cui Pep Guardiola ha guidato la prima squadra influenzando la formazione tattica a tutti i livelli, il City ha ricavato circa 200 milioni di euro dalla cessione di giocatori del proprio settore giovanile, ultimo caso quello della scorsa sessione estiva con le partenze di James Trafford e Cole Palmer per 63, e mercoledì, a qualificazione e primo posto nel girone di Champions League sicuri, Guardiola ha messo in campo cinque prodotti dell’Academy, tre dei quali come titolari.
Hamilton a segno in Champions
Uno di loro, Mich Hamilton, 20 anni, al debutto, ha pure segnato il primo gol dopo 19’, meritandosi i complimenti del suo allenatore: «conosciamo le sue doti nell’uno-contro uno. Ha segnato un gol fantastico, si è procurato il rigore e quando l’azione individuale non era possibile ha passato la palla, E in difesa è stato molto aggressivo». C’è tra l’altro un curioso precedente, sul tema: nel 2017, durante una partita contro il Crystal Palace, Guardiola ad un certo punto prese da parte Hamilton, all’epoca 14enne e raccattapalle del City, per dirgli di essere più rapido a fornire il pallone per la ripresa del gioco, perché «dovevamo creare, accendere la partita, e in quel primo tempo non lo stavamo facendo». Hamilton ha iniziato mercoledì sulla fascia destra, dalla quale ha segnato il gol con finta e tiro, passando poi su quella opposta quando è entrato Phil Foden, che si è messo a fare il falso nove, con Bobb dirottato sulla fascia.