Ratcliffe, nuova era United: i tre obiettivi da non fallire

Alla vigilia di Natale, a Manchester, è cominciata l’avventura del padrone di Ineos al timone di una delle società più blasonate e vincenti della storia del calcio inglese
Ratcliffe, nuova era United: i tre obiettivi da non fallire© Getty Images

LONDRA - Ai più romantici di certo piacerà pensare che quel pallone scagliato in rete dall’ex atalantino Hojlund all’82’ della sfida vinta in rimonta contro l’Aston Villa – certamente la più bella fra le (poche) vittorie dei Red Devils in questa stagione – possa rappresentare l’evento simbolico che ha dato il via a una nuova era all’ombra dell’Old Trafford. Una nuovo corso che vedrà al timone del club – almeno dal punto di vista della gestione sportiva – uno degli uomini più ricchi di Gran Bretagna, Mr. INEOS, Sir Jim Ratcliffe. Proprio alla viglia di Natale, infatti, il club ha annunciato l’accordo con il magnate inglese, tifosissimo dei Red Devils, che ha acquistato il 25% dei Diavoli Rossi, sborsando circa 1,16 miliardi di euro.

Un cambio epocale che la parte rossa di Manchester aspettava e auspicava da anni, visto il clima di crescente contestazione che negli ultimi 18 anni ha visto come bersagli principali i componenti della famiglia Glazer, proprietaria del club dal 2005. Certo, dopo l’apertura alla vendita fatta a novembre del 2022, l’auspicio dei i tifosi era quello di poter vedere la chiusura definitiva dell’era Glazer. Nonostante tutto, però, la svolta di questi giorni rappresenta comunque un cambio di marcia epocale per un club che continua a essere uno dei più celebri e ricchi del pianeta, (fatturato medio circa 700 milioni all’anno, anche se fino a 7 anni fa era il più ricco del mondo), il cui prestigio, però, si andato via via sbiadendo in questi 10 anni caratterizzati da tante delusioni e pochissima gloria.

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Toccherà, dunque, a Ratcliffe trovare un antìdoto alla mediocrità che, dal dopo Ferguson in poi, si è impossessata dei Diavoli Rossi. Per prima cosa bisognerà costruire una rosa capace di tornare a competere per la Premier, titolo che i Red Devils non vincono da 10 anni e a cui non si sono avvicinati nemmeno nelle 2 occasioni in cui sono arrivati secondi, piazzandosi a meno 19 e a meno 12 dalla vetta. La storia di Ratcliffe delinea la figura di un imprenditore visionario, pragmatico e decisionista. Il 71enne nato a Failsworth, sobborgo a poco più di 10 km dall’Old Trafford, figlio di un falegname e di un’impiegata comunale, ha costruito una fortuna (patrimonio stimato 18 miliardi e mezzo di sterline) grazie alla sua creatura, Ineos, il colosso petrolchimico che ha cambiato l’industria inglese.

Altra passione, lo sport appunto: ha comprato una barca, Britannia, e l’ha fatta gareggiare in Coppa America; è stato il finanziatore di Challenge 1:59 di Nike (la prima maratona sotto le due ore), ha rilevato quote della Mercedes in F1, si è comprato il Nizza calcio (attualmente secondo in Ligue 1) e il team Sky di ciclismo. Ora è riuscito a realizzare anche il sogno più grande: diventare il deus ex machina del Man Unitbed. Oltre a vincere, Ratcliffe dovrà risanare la frattura fra la base del tifo e il club, dopo anni scanditi dal grido “Glazer Out”. Altro tema importante, il restyling dell’Old Trafford, un tempo il più moderno fra gli stadi inglesi, oggi, invece, struttura vetusta e non più degna della fama di“Teatro dei Sogni”: per la storica casa dei Red Devils, Ratcliffe si è già impegnato a investire circa 300 milioni di euro. Tante sfide, dunque, ma che di certo non spaventeranno l’uomo che France Football ha definito «un cocktail saggiamente dosato di infanzia alla Dickens, ascesa sociale alla Balzac, avventura alla Jules Verne».

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LONDRA - Ai più romantici di certo piacerà pensare che quel pallone scagliato in rete dall’ex atalantino Hojlund all’82’ della sfida vinta in rimonta contro l’Aston Villa – certamente la più bella fra le (poche) vittorie dei Red Devils in questa stagione – possa rappresentare l’evento simbolico che ha dato il via a una nuova era all’ombra dell’Old Trafford. Una nuovo corso che vedrà al timone del club – almeno dal punto di vista della gestione sportiva – uno degli uomini più ricchi di Gran Bretagna, Mr. INEOS, Sir Jim Ratcliffe. Proprio alla viglia di Natale, infatti, il club ha annunciato l’accordo con il magnate inglese, tifosissimo dei Red Devils, che ha acquistato il 25% dei Diavoli Rossi, sborsando circa 1,16 miliardi di euro.

Un cambio epocale che la parte rossa di Manchester aspettava e auspicava da anni, visto il clima di crescente contestazione che negli ultimi 18 anni ha visto come bersagli principali i componenti della famiglia Glazer, proprietaria del club dal 2005. Certo, dopo l’apertura alla vendita fatta a novembre del 2022, l’auspicio dei i tifosi era quello di poter vedere la chiusura definitiva dell’era Glazer. Nonostante tutto, però, la svolta di questi giorni rappresenta comunque un cambio di marcia epocale per un club che continua a essere uno dei più celebri e ricchi del pianeta, (fatturato medio circa 700 milioni all’anno, anche se fino a 7 anni fa era il più ricco del mondo), il cui prestigio, però, si andato via via sbiadendo in questi 10 anni caratterizzati da tante delusioni e pochissima gloria.

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