"Non è la prima volta che il signor Fabio Capello dice questo". Arrivano bordate direttamente da Manchester in direzione dell'ex allenatore della Juventus. Pep Guardiola non le ha mandate a dire dopo le recenti critiche ricevute proprio dall'ex Milan. Nella conferenza stampa di vigilia della partita contro il Brighton, il tecnico catalano ha fornito la sua personalissima risposta.

Le accuse di Capello
Ma come si è arrivati a queste dure parole di Guardiola? L'ex ct dell'Inghilterra, raggiunto dai microfoni de El Mundo, criticò aspramente l'idea di gioco del catalano, senza mezzi termini:"Non ho alcun problema a dire che ha fatto cose meravigliose, quella col Barcellona è stata la terza rivoluzione nel calcio dopo l'Ajax di Cruijff e il Milan di Sacchi - commenta Capello riferendosi a Guardiola -. Però una cosa non mi va giù di lui: la sua arroganza. Sia al Manchester City che col Bayern Monaco cambiava qualcosa nelle partite chiave, per poter dire: 'vinco io, non i giocatori'. Questa arroganza gli è costata diverse Champions League. Nel 2023, quando l'ha vinta col City, è stata l'unica in cui non ha fatto nulla di strano nelle partite decisive". E aggiunge: "Non è direttamente colpa sua ma ha causato danni enormi al calcio perché tutti hanno passato dieci anni a cercare di imitarlo. Questa idea di gioco ha rovinato il calcio italiano, tutti pensavano che quello fosse l'unico modo per giocare bene. Tutti passaggi orizzontali, una tale noia che ha allontanato tanti tifosi dal calcio, che ora guardano gli highlights: perché guardare 90 minuti di passaggi orizzontali? Per fortuna ora il calcio sta cambiando, anche la Spagna ha cambiato le cose vincendo l'ultimo Europeo giocando con più velocità".