TORINO - Parla dal ritiro della nazionale portoghese Cristiano Ronaldo e le sue parole non sono mai banali. Il fenomeno lusitano si prepara per i prossimi impegni nelle qualificazioni europee, ma ha il tempo di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, a partire dalla sua decisione di trasferirisi nel campionato arabo.
CR7 è stato il primo ad aprire la strada verso la Saudi League e ora commenta così il mercato faraonico che Al Nassr e company hanno messo in scena questa estate: “Sapevo che sarebbe successo, l’ho detto sei mesi fa e tutti pensavano che fossi io il pazzo. Ma in fondo il matto non è poi così matto e risulta essere normale giocare nel campionato arabo. Per me è stato un grande privilegio cambiare la cultura di un Paese in termini di calcio e vedere grandi stelle andare in Arabia Saudita",
Ronaldo, la rivalità con Messi e il Mondiale
Al portoghese resta il sogno di vincere un mondiale con la sua nazionale, traguardo raggiunto da Messi in Qatar con l'Argentina: "Odio? Non vedo cose del genere, la rivalità è scomparsa. Era bello, è piaciuto agli spettatori. Chi ama Cristiano Ronaldo non deve odiare Messi. Sono entrambi molto bravi, hanno cambiato la storia del calcio. Siamo rispettati in tutto il mondo, questa è la cosa più importante. Lui fa la sua strada, io la mia. Ha fatto bene, per quello che ho visto. La rivalità non la vedo così. L'ho già detto, abbiamo condiviso il palco per 15 anni e alla fine siamo diventati, non dico amici, ma siamo colleghi di professione e ci rispettiamo".
E sul mondiale del 2026 conclude: "Sarò molto onesto. Negli ultimi due anni la penso diversamente. Sono successe cose che mi hanno detto che la vita va vissuta ogni momento. Non riesco più a pensare a lungo termine. Tutto può succedere, succede di tutto e cambia tutto. Godersi il momento è bello. Punto ad andare all'Europeo e fare un ottimo Europeo. Poi vedremo tutto il resto. La vita è dinamica e non sai cosa può succedere".