Una serata particolare, quasi surreale, quella vissuta da Danilo durante la sfida tra il suo Flamengo e il Santos, valida per il 14° turno del Brasileirão. Il difensore ex Juventus, ancora legato ai bianconeri, tornato in patria dopo una lunga carriera europea, si è ritrovato bersaglio degli insulti provenienti dagli spalti di Vila Belmiro, lo stadio dove aveva mosso i primi passi da professionista. I tifosi del Santos non gli hanno perdonato il trasferimento al Flamengo, rivale storica, etichettandolo come “mercenario” e riservandogli cori ostili durante dell’incontro. Una contestazione accesa, legata probabilmente al passato affettivo tra il giocatore e la tifoseria, incrinato da una scelta di mercato vissuta come un tradimento.
Dal Santos all’Europa: il percorso di Danilo e il ritorno in Brasile
Danilo ha indossato la maglia del Santos dal 2010 al 2011, anni fondamentali in cui ha attirato l’attenzione degli osservatori europei, in particolare del Porto, che lo ha portato in Portogallo. Da lì, la sua carriera è decollata rapidamente: ha vestito le maglie di Real Madrid, Manchester City e Juventus, accumulando esperienza internazionale e conquistando trofei. Il ritorno in Brasile, avvenuto nel gennaio scorso, è stato accolto con entusiasmo dai tifosi del Flamengo, ma con diffidenza - e ora anche ostilità - da quelli del Santos. Per molti, l’arrivo in rossonero è stato visto come una rottura definitiva con le origini, un passaggio che ha fatto male a chi lo aveva sostenuto agli esordi.

Neymar difende Danilo
A stemperare gli animi, almeno in parte, ci ha pensato Neymar, deciso nel prendere le difese di Danilo. L’attaccante brasiliano, legato da un’amicizia con il difensore, ha reagito con forza quando dagli spalti è partito un insulto diretto e pesante: “mercenario”. Neymar, che ha condiviso con Danilo lo spogliatoio della Seleção, non ha esitato a intervenire, avvicinandosi al tifoso e chiedendogli rispetto per il giocatore. La scena è stata ripresa e ha rapidamente fatto il giro del web: si vede “O Ney” andare verso l’uomo in tribuna, in un confronto acceso, prima di tornare in campo. Un gesto che testimonia il forte legame tra i due calciatori e l’importanza del rispetto, anche nelle rivalità più accese.
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