Ragazze della Juve, a voi l’Europa della Champions

La carica dell'ad Arrivabene alla vigilia. Il tecnico Montemurro: "La società ci è sempre vicina"
Ragazze della Juve, a voi l’Europa della Champions© Juventus FC via Getty Images

Non c’è stato molto tempo per prepararsi. Tra rientri scaglionati in seguito all’Europeo e qualche infortunio il gruppo delle Women lavora al completo da soli tre giorni. Una situazione che, però, non ha tolto il sorriso dal volto e il buonumore dallo spirito di Joe Montemurro, pronto questa sera a cominciare la sua seconda stagione sulla panchina bianconera con il primo turno preliminare di Champions League contro il Racing Fc Union Luxembourg, da due anni campione di Lussemburgo in carica. «Quello che conta adesso è trovare subito l’equilibrio nella squadra, rinforzando i nostri concetti di gioco: è un inizio particolare, è vero, ma è anche una sfida positiva», ha esordito così ieri nella sua prima conferenza stampa. Sereno e pronto subito ad alzare l’asticella, «sarà molto difficile confermarsi, le altre squadre adesso vedono la Juve in modo diverso e il livello della competizione sarà ancora più alto: questo in realtà mi dà coraggio, perché se vuoi rimanere al top devi lottare sempre con la pressione degli altri addosso». Un riferimento che forse non riguarda nello specifico l’impegno di questa sera, sulla carta agevole così come la sfida in programma domenica con la vincente tra le altre due squadre (Flora Tallin e Qiryat Gat) di questo mini girone e che aprirà le porte del secondo turno. Ma che è già un monito per l’intera stagione, in cui l’accesso ai gironi «non è l’obiettivo minimo, ma fondamentale» ha aggiunto, al suo fianco, Martina Rosucci, e nella quale lui potrà contare su una rosa rimpolpata di esperienza e qualità: «I nuovi innesti ci aiuteranno ad alzare il livello in allenamento e ad avere più alternative per tutte le gare che speriamo arriveranno». Con una menzione per l’ultimo volto, quello del giovane difensore Duljan, «l’abbiamo vista all’Europeo Under 19 e ci ha fatto una grande impressione, nel nostro modulo può ricoprire due o tre ruoli perché parte come esterno, ma può giocare anche centrale. È una giocatrice moderna e di grande talento, con gli stimoli che riceverà in un gruppo come questo sono certo vedremo una grande giocatrice».

La visita di Arrivabene

Insomma, la società pare aver accolto tutte le sue richieste e lui ha ritrovato un gruppo «unito e più forte», anche guardando allo zoccolo duro delle azzurre comprensibilmente deluse dall’esperienza oltremanica: «Nel calcio c’è il bene e c’è il male, quel che conta è che tutto faccia esperienza. Le italiane sono rientrate con un grande desiderio di rivalsa». Un gruppo che ieri ha ricevuto anche la visita dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, che ha varcato i cancelli di Vinovo alla vigilia di questo nuovo inizio: «La sua presenza è stata importantissima perché è l’ulteriore conferma dell’importanza del nostro gruppo nella famiglia della Juventus della cui identità ci sentiamo parte integrante», ha aggiunto Montemurro. In una giornata resa speciale anche «dal rientro in gruppo di Salvai, perché quando qualcuno rientra dopo un infortunio porta nel gruppo tutta la fatica e il sacrificio che ha fatto nei mesi di riabilitazione e quindi per noi è sicuramente un valore aggiunto». Rosucci parla da leader e le riesce naturale, perché in fondo più della delusione europea e più dei pochi giorni di vacanza e di preparazione per lei conta «l’entusiasmo, quando siamo qui siamo la Juve e siamo una cosa sola. Questo è un inizio diverso da qualsiasi altro, ma come sempre conta il presente, conta la prossima partita: sappiamo che confermarsi sarà ancora più difficile vista l’eccezionale stagione dello scorso anno in Italia così come in Europa. Ma siamo la Juventus e siamo qui per questo». Ecco perché Montemurro è così sereno.

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