Montemurro contro il suo passato: "Arsenal, non ti temiamo"

Le parole del tecnico della Juve: "E' una sensazione incredibile rivedere il mio vecchio staff. Loro sono forti, noi siamo concentrati, uniti e altruisti"
Montemurro contro il suo passato: "Arsenal, non ti temiamo"

TORINO - E’ pronto ad affrontare il suo passato Joe Montemurro: la Juve Women giovedì sfida in Champions l’Arsenal, squadra che il tecnico bianconero ha allenato per quattro stagioni, dal 2017 al 2021, quando ha ricevuto la chiamata da Torino. «Le sensazioni sono un po' incredibili - dice il tecnico in una lunga intervista a DAZN Talks pubblicata sul web -: è un privilegio essere qui e avere l'opportunità di vedere il mio vecchio staff. Sono cose bellissime, ma c'è una partita importante e come allenatore della Juve devo cercare di fare la prestazione migliore per noi. E' una settimana che non sento nessuno di loro, ma è normale. Dobbiamo pensare solo a come andare avanti e come affrontare una squadra che sta facendo molto bene nel campionato inglese».

Altruismo

Anche la Juventus sabato ha compiuto un’impresa nel ribaltare il risultato del Tardino nei minuti di recupero, un successo che ha impedito la fuga della Roma. «Durante un campionato ci sono cose che non vanno bene, ma è normale. Abbiamo sempre cercato di giocare bene, ma quando le cose non vanno è una cosa nuova per queste ragazze. Nel cammino di una squadra è normale. I gol della rimonta ci hanno tolto dei dubbi, dobbiamo continuare su questa strada. Questo è un gruppo fantastico, tutti sono coinvolti. Lo dico con una parola: altruista. E' importante fare qualcosa per un altro senza voler nulla indietro».

Concentrazione

«Non sono un grande motivatore, non mi metto a proiettare i film di Rocky. Le ragazze sanno l'importanza di giocare allo Stadium contro una squadra di grande valore. Ci concentriamo su di noi, per me è più importante capire i punti forti e le debolezze dell'avversario. Le gare vivono di situazioni e chi reagisce meglio vince la partita. Ho visto una squadra carica che non vede l'ora di giocare. Le differenze tra il campionato italiano e inglese? Entrambi hanno delle cose importanti. Qui in Italia si curano tantissimo i dettagli, le società sono molto organizzate. In Inghilterra vedi sempre le partite in diretta, c'è più pubblicità in ottica del pubblico».

Al top per rimanerci

E’ una novità per la Juventus inseguire in campionato, ma quest’anno è staccata di quattro punti dalla capolista Roma. «La Roma ha una base di giocatrici importanti, è un gruppo ben allenato. In queste partite è difficile prevedere come andrà, basta guardare la Supercoppa. E' la prima volta in cui abbiamo creato tanto contro di loro. Quando sei alla Juve, con tutte le squadre è una finalissima e lo sappiamo. Questo è uno spunto importante per noi, la pressione a questo livello è un privilegio. Sai di essere al top e vogliamo rimanerci. Quest’anno è un campionato diverso, si vede dalle partite e dalle squadre. Il professionismo ci dà una grande base. Parlo anche di sostenibilità: facciamo le cose giuste nel settore giovanili, portiamo le squadre a giocare negli stadi. Anche il lavoro dei media è importante. Abbiamo le basi per lanciare un campionato importante. Ogni partita è difficile: per noi è più difficile perché dobbiamo gestire anche le gare di Champions. La crescita si vede subito, si vedono delle partite importanti e interessanti. Con il Como sarà una partita difficile, l'importante è la crescita in campo». 

Ambiente?

«Il traguardo più importante che ho tagliato alla Juve è stato quello di creare una base di come vogliamo giocare e di vederlo in campo. I risultati sono importanti, ma bisogna creare un ambiente nel quale le ragazze vengono qui con il sorriso per imparare. Il gioco deve avere valore. Se alla domenica applichiamo quello fatto in allenamento, sono contento. Le ragazze vanno fuori a mangiare, ma non mi invitano mai. Ci sta, lo comprendo. E' un gruppo molto unito». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...