Pagelle Juve Women: Cascarino lotta, Bonansea affonda. Montemurro, perché?

Beerensteyn mai efficace sotto porta, male il tecnico bianconero: il cambio di Caruso difficile da comprendere
Pagelle Juve Women: Cascarino lotta, Bonansea affonda. Montemurro, perché?

Finisce il sogno Champions League per la Juve Women, battuta in trasferta sul campo dell'Eintracht Francoforte: fatali i tiri dal dischetto, arrivati dopo l'1-1 nei 120 minuti giocati.

Ai calci di rigore l'errore decisivo è stato quello di Nystrom: è stato un duro colpo quello subito dalle ragazze di Montemurro che erano passate in vantaggio con Cantore per poi essere riprese da Prasnikar. L'Eintracht festeggia così il passaggio del turno davanti al proprio pubblico mentre la Juventus si tufferà testa bassa nel campionato.

Eintracht-Juventus: le pagelle

Peyraud-Magnin 6: Si arrabbia quando l’Eintracht ha troppi spazi ed è impeccabile sulle uscite. Quel rigore parato sembrava potesse far scrivere un’altra storia.

Gama 5.5: Fa troppa fatica nell’uno contro uno, che le toglie lucidità anche sui passaggi. Mezzo punto per quel rigore da vero capitano.

Lenzini 5.5: La sua gara inizia in salita: sul gol di Prasnikar le coperture sono sballate, poi cresce in fiducia.

Cascarino 6.5: In senso assoluto la migliore, eppure due errori (quello sul gol, condizionato dal giallo appena preso, e quello su rigore) più quel retropassaggio di testa che saranno ricordati più di tutta la mole di lavoro e qualità.

Boattin 5: Rimane in partita fino all’ultimo, ma quella palla persa nel tentativo di fare un tunnel a centrocampo innesca il gol del pari e ha un peso specifico determinante.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Caruso 6: Inizia verticalizzando, è la più propositiva e nel vivo del gioco e cresce ancora nella ripresa. Poi anche per lei viene fuori la stanchezza.

Nystrom (13’ sts) 5: Un rigore sbagliato che pesa più di un macigno sulla stagione.

Gunnarsdottir 5: Sembra l’ombra di se stessa, mancano sia personalità sia idee.

Sembrant (14’ sts) 6: Entra per i rigori e non fallisce, da vera professionista.

Grosso 5.5: Non è ancora al top: aiuta in fase di copertura, ma non basta.

Palis (27’ st) 5: Rischia al 90’ regalando una palla ad Anyomi, la prestazione è troppo anonima.

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Bonansea 4.5: Non approfitta di due splendide giocate di Caruso, altre due volte ha l’occasione per il cross dal fondo e sbaglia entrambe. Una situazione che dura da un po’ troppo tempo.

Cantore (1’ st) 6: Due minuti per un gol che porta, almeno per un attimo, in paradiso le Women.

Girelli 6: Emerge sulla distanza, ma come sempre alla prima occasione c’è. Ci va vicino di testa, paga un po’ di egoismo su quell’occasione nel finale, poi non fallisce il primo rigore pesante della serie.

Beerensteyn 4.5: Come al solito è la prima a essere pericolosa, ma come spesso è accaduto non riesce a essere mai efficace sotto porta. Tra il genio e la sregolatezza questa volta prevale la seconda, con tanto di rigore della vittoria fallito sul più bello.

All. Montemurro 4.5: Quell’undici iniziale pare più il proseguo dello scorso anno che l’inizio di un nuovo corso, in cui ci sono altre carte da giocare che lui ha voluto e lodato. Il cambio di Caruso è il più difficile da comprendere, soprattutto quando i rigori stavano per bussare alla porta.

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Finisce il sogno Champions League per la Juve Women, battuta in trasferta sul campo dell'Eintracht Francoforte: fatali i tiri dal dischetto, arrivati dopo l'1-1 nei 120 minuti giocati.

Ai calci di rigore l'errore decisivo è stato quello di Nystrom: è stato un duro colpo quello subito dalle ragazze di Montemurro che erano passate in vantaggio con Cantore per poi essere riprese da Prasnikar. L'Eintracht festeggia così il passaggio del turno davanti al proprio pubblico mentre la Juventus si tufferà testa bassa nel campionato.

Eintracht-Juventus: le pagelle

Peyraud-Magnin 6: Si arrabbia quando l’Eintracht ha troppi spazi ed è impeccabile sulle uscite. Quel rigore parato sembrava potesse far scrivere un’altra storia.

Gama 5.5: Fa troppa fatica nell’uno contro uno, che le toglie lucidità anche sui passaggi. Mezzo punto per quel rigore da vero capitano.

Lenzini 5.5: La sua gara inizia in salita: sul gol di Prasnikar le coperture sono sballate, poi cresce in fiducia.

Cascarino 6.5: In senso assoluto la migliore, eppure due errori (quello sul gol, condizionato dal giallo appena preso, e quello su rigore) più quel retropassaggio di testa che saranno ricordati più di tutta la mole di lavoro e qualità.

Boattin 5: Rimane in partita fino all’ultimo, ma quella palla persa nel tentativo di fare un tunnel a centrocampo innesca il gol del pari e ha un peso specifico determinante.

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