© ANSATORINO - Max Allegri blinda il proprio futuro alla Juve. Perché è difficile immaginare che il club bianconero possa rinunciare a un allenatore in grado di far giocare la squadra a un livello così alto. Una qualità sopraffina che tuttavia non sfuggirà ai top club pronti a dare la caccia sul mercato non solo ai migliori giocatori, ma anche ai big della panchina. La Juventus è un rullo compressore che vince non grazie a un episodio casuale oppure alla trovata sporadica di un fuoriclasse, bensì attraverso una costruzione di gioco eccellente che poi viene gratificata dalla finalizzazione di un campione. Allegri dunque fa le prove di futuro ancora a Torino, anche se qualcuno arriverà a bussare alla sua porta. E se il Chelsea appare orientato a gettarsi a capofitto su Antonio Conte per ricostruirsi un grande futuro, ecco che qualche illustre delusa d'Europa può lanciare l'amo verso il tecnico livornese, capace in una stagione e mezza in bianconero di fugare ogni dubbio e cancellare qualsiasi paragone stringendo i denti nei momenti più difficili.
GIÙ LE MANI - A bloccare ogni movimento dell'allenatore e, soprattutto, a chiarire in maniera decisa la posizione della società di corso Galileo Ferraris ci ha pensato l'ad Beppe Marotta. Il quale ha replicato con fermezza alle voci sul futuro di Allegri che ha un contratto in scadenza nel giugno del 2017. «C'è chi dice che non si senta saldo in panchina per i prossimi anni? Ma no, non c'è nessun problema, assolutamente». Il dirigente bianconero è poi entrato ancora più a fondo nel discorso, argomentando le idee del club sulla guida tecnica e lodando l'allenatore per quanto è riuscito a ottenere finora: «E' evidente come il calcio sia profondamente legato ai risultati. Detto ciò, è altrettanto chiaro come Allegri abbia dato alla Juventus tantissima professionalità e una grande umanità. Max possiede tutte le caratteristiche utili per allenare la Juventus anche nei prossimi anni». Però al momento non ci sono state manovre di prolungamento a livello contrattuale. Anche se, come spiega Marotta: «Per quanto riguarda il rinnovo da un certo punto di vista ritengo che i contratti per gli allenatori siano sostanzialmente una formalità. Tuttavia al tempo stesso sappiamo benissimo un'altra cosa: ritengo sia preferibile non avere un allenatore in scadenza, suonerebbe come una sorta di mancanza di fiducia. Il tecnico rappresenta chiaramente una parte determinante nel contesto di una squadra: con l'allenatore si programma il futuro. Dunque è normale che ci vedremo e insieme valuteremo la situazione. Come ho detto, la Juventus non vuole iniziare con un tecnico in scadenza». Di sicuro serve la disponibilità di entrambe le parti: Allegri ha sempre guardato al breve periodo, lasciando da parte progetti a lungo termine. «Il futuro è adesso», la sintesi del suo pensiero. Intanto si sta garantendo in un colpo solo, portando la Juve a standard di gioco così elevati, sempre più possibilità di conferma alla guida bianconera e pure le attenzioni di chi vede in Allegri il condottiero ideale per un rilancio in grande stile anche fuori dai confini nazionali.