MILANO - Bayern Monaco e Psg permettendo, la prossima estate potrebbe scatenarsi un derby d'Italia per Yaya Tourè. Il campione ivoriano ha infatti rotto - definitivamente? - con il Manchester City e fra due mesi sarà sul mercato. Motivi contrattuali (il giocatore, in scadenza nel 2017, vorrebbe un triennale) e Guardiola (il tecnico spagnolo che allenerà la squadra inglese lo mandò via dal Barcellona nel 2007) stanno portando Tourè lontano da Manchester e i due club italiani sono pronti alla battaglia.
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L'ARMA MANCINI - Già perché è proprio il tecnico jesino - se rimarrà in nerazzurro - l'arma che l'Inter potrà mettere in campo in questa sfida oggi impari con la Juventus. I campioni d'Italia hanno maggiore denaro e la sicura vetrina Champions da offrire a un giocatore ambizioso, ma l'ivoriano è molto legato a Mancini, l'allenatore che lo accolse a Manchester, trasformandolo da buon mediano, a giocatore di caratura mondiale. Tourè, 6 gol in 118 partite con i blaugrana, nel triennio vissuto con Mancini al City ha segnato qualcosa come 28 reti. Con Mancini, Yaya Tourè ha alzato il suo raggio d'azione, diventando uno dei migliori centrocampisti in circolazione e grazie al lavoro svolto col tecnico, è riuscito a migliore ulteriormente le sue percentuali realizzative negli anni a seguire. Come ripetuto spesso dal suo agente, il 32enne di Bouaké non sceglierà la sua prossima destinazione per soldi (altrimenti sarebbe andato in Cina a gennaio per 15 milioni a stagione), ma in base al progetto. È chiaro che se l'Inter non dovesse offrire la vetrina Champions, tutto si complicherebbe, ma Tourè - che il City venderà per non più di 7-8 milioni - non chiederà un contratto superiore ai 5 milioni (più bonus) e il fattore Mancini potrebbe fare la differenza.
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