Polveriera Psg, la Juventus accelera

L'eliminazione dei francesi in Champions League scatena i bianconeri: si stringe per Cavani
Polveriera Psg, la Juventus accelera© www.imagephotoagency.it

TORINO - Il presidente Al-Khelaifi vorrebbe cedere Ibrahimovic e tenere l’uruguaiano, sempre più deciso a lasciare Parigi: previsti nuovi contatti. Sulla tempistica si può discutere, perché il futuro di Alvaro Morata rappresenta una priorità assoluta in queste settimane e Beppe Marotta è prontissimo a incontrare il Real, anche per sbloccare l’affare Isco (il fantasista spagnolo è tutt’altro che blindato a Madrid). Nel frattempo la Juventus non può non lasciarsi tentare da quanto sta accadendo (e presto accadrà) a Parigi. Il Paris Saint-Germain, appena eliminato nei quarti di Champions dal Manchester City (succede ininterrottamente dal 2013), se non una polveriera è qualcosa di molto simile: squadra allo sbando, incapace di tener viva una pur minima speranza di qualificazione appesa solamente alle velleitarie punizioni di Zlatan Ibrahimovic, ambiente depresso, guida tecnica a rischio (a proposito: se salta Laurent Blanc, alla proprietà piacerebbe molto un profilo “alla Massimiliano Allegri”, posato, competente ed esperto). C’è chi l’ha definita «la fine di una generazione», chi ha parlato di «fiasco». La serata dell’Etihad Stadium ha convinto definitivamente Edinson Cavani: l’uruguaiano farebbe carte false pur di andare via. Anche se...

IL MATADOR SCALPITA - Anche se, smaltita la tranvata, risulta che Nasser Al-Khelaifi voglia provare a trattenere il Matador, mentre per Ibra le porte della cessione rischiano di spalancarsi irrimediabilmente. «Siamo tutti delusi, c’è da riflettere», ha detto il presidente del Psg dopo il ko di martedì sera. Cavani, non certo protagonista di una prova da ricordare sul prato di Manchester (intollerabile - per il sudamericano - fare da “ancella” ad Ibrahimovic), porta a casa l’ennesima delusione europea, che fa a pugni con i continui successi in Ligue 1. Soddisfazioni che non possono bastare: l’ex attaccante del Napoli intende misurarsi in realtà più competitive e in questo senso appare complicato negare che la Juventus possa rappresentare il suo Eldorado. Nelle ultime due stagioni europee i campioni d’Italia hanno raggiunto la finale di Champions, mentre in questa stagione si sono fermati agli ottavi solo per colpa di quella mancanza di malizia che soltanto l’esperienza è in grado di assicurare. Se restasse a Parigi, Cavani tornerebbe a giocarsi l’Europa più luccicante, ma con quali prospettive? In bianconero, invece, oltre all’aspetto motivazionale troverebbe nuovi stimoli anche a livello tattico: agirebbe da riferimento offensivo, supportato da Paulo Dybala e dal trequartista benedetto da Allegri. Con l’entourage del Matador i contatti non mancano, tanto che rispetto ai 10 milioni netti dell’ingaggio attuale un eventuale accordo con il club juventino sarebbe più che possibile: tre anni di contratto a 5,5 milioni più bonus per il via libera.

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CHI GIOCA, CHI VINCE... - Si presenta più complicata la pista che conduce a Javier Pastore, soprattutto in ragione di un rinnovo siglato l’estate scorsa fino al 2019 con ingaggio riveduto e corretto al rialzo. Però l’argentino ha giocato pochissimo (22 partite, con due gol e 4 assist), tanto più l’altra sera a Manchester dove Blanc l’ha schierato soltanto nell’ultima mezz’ora, considerato che ad Angel Di Maria risulta impossibile togliere il posto da titolare. Alla Juventus, inoltre, piace sempre il giovane Adrien Rabiot sul quale può poggiare la prossima rifondazione del Psg. Tutto su Cavani, allora, per gli uomini mercato bianconeri che intendono approfittare della situazione di difficoltà in cui versano i francesi: «Assumiamoci le nostre responsabilità», ha tuonato l’uruguaiano nel post City. Marotta e Paratici, intanto, tessono la loro tela: il cannoniere chiesto da Allegri può davvero arrivare.

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