Allegri saluta la Juve? Sousa è nome gradito. E occhio a Simeone

In società sul futuro del tecnico non si sbilancia nessuno: il portoghese e il Cholo tra i candidati alla successione
Allegri saluta la Juve? Sousa è nome gradito. E occhio a Simeone© www.imagephotoagency.it

TORINO - In società, dunque, sul futuro di Allegri non si sbilancia nessuno. E fin quando non si terrà il summit fra le parti, non ha un gran senso privilegiare un nome o l'altro, perché la sintonia fra club e allenatore è pressoché totale. Detto questo, in corso Galileo Ferraris non intendono rischiare un "Conte bis". Ciò che accadde nell'estate 2014 resterà un'eccezione.

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I NOMI - E' più giusto, dunque, parlare di generici gradimenti per determinati allenatori, ma non di contatti già avviati e senza dar corda a ipotesi (Sarri) catalogabili alla voce "sciocchezze". Non è una novità che il nome di Paulo Sousa risulti essere particolarmente apprezzato, di certo la "juventinità che fu" del portoghese è solo un dettaglio. Dell'allenatore giramondo segnalato da settimane in partenza da Firenze a fine stagione è valutata positivamente la bellezza di un calcio da alcuni denigrato perché ritenuto futilmente armonioso, ma privo di sbocchi. Bel gioco, però senza risultati a lunga scadenza: per esser chiari. Un altro nome che potrebbe tornare utile è quello di Luciano Spalletti, già in lizza la scorsa stagione quando Allegri pareva sulla graticola per l'avvio choc precedente alla superba rimonta scudetto. Il terzo tecnico, che peraltro ha sempre avuto buoni riscontri nelle segrete stanze della sede juventina, è Diego Simeone: prima promesso sposo dell'Inter, poi confermato a Madrid sponda Atletico, infine di nuovo sul mercato secondo il trend dei gossip di mercato. Del Cholo piace non solo il carattere grintoso con cui tiene sul pezzo la squadra, ma soprattutto l'esperienza internazionale: vero, ha perso due finali di Champions in tre anni, ma l'argentino sa gestire uno spogliatoio di ricco di campioni. Ecco perché si farebbero alcuni tentativi per averlo, con la pista Sousa più agevole da percorrere. Adesso, però, c'è Allegri al comando e non esiste alcuna ragione per considerarlo già un ex. Anzi...

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