LA RIVOLTA DELLO SPOGLIATOIO
Se la città è poi impazzita al momento del suo arrivo, appoggiato dal clan brasiliano della squadra (a cui si è aggiunto il suo amico e “scudiero” Dani Alves arrivato dalla Juventus), c’è una parte della squadra che non gli ha dato il suo pieno appoggio. Ad agitare le acque è stata soprattutto la lite in campo con l’uruguagio Cavani per calciare un rigore, ma i rapporti sarebbero tesi anche con tutto il settore argentino di uno spogliatoio che non lo tratta come era trattato Messi a Barcellona (da Di Maria e Lo Celso a Pastore, che ha dovuto cedergli la maglia numero 10, sono diversi i “nemici”).
