TORINO - Vincere e poi dirsi addio. Anche in caso di Champions, l’avventura di Luciano Spalletti è destinata al capolinea. Gli ultimi sviluppi sul caso Icardi hanno mostrato un allenatore bravo nel mantenere le redini del gruppo ma, nel contempo, non facilmente gestibile quando soffia vento di tempesta. Il che, unito ai risultati ben sotto le aspettative ottenuti dalla squadra, porterà al divorzio a fine stagione. Una separazione che l’uomo di Certaldo vorrebbe comunque trionfale, come accaduto a Roma quando Spalletti ha salutato con il secondo posto e record di punti nella storia del club (87) nonostante la stagione sia rimasta nei ricordi del popolo tifoso come quella del pensionamento forzato di Francesco Totti.
Stavolta si tratterebbe “soltanto” della seconda qualificazione in Champions consecutiva per l’Inter ma questo - in un’annata segnata pure dal caso Icardi - sarebbe comunque un motivo di orgoglio per Spalletti anche perché, come rimarcato pure domenica dall’interessato, l’Inter, prima del suo arrivo, non giocava la manifestazione più importante da sei lunghissimi anni.
Spalletti: Icardi gioca titolare. La Curva Nord: Via dall'Inter!