Neymar-Juve, la vera storia

La BBC rilancia indiscrezioni: la Juve offrì 100 milioni più Dybala. Paratici ha sempre seccamente smentito. Ma resta un fatto: ormai per i bianconeri non ci sono limiti
Neymar-Juve, la vera storia© www.imagephotoagency.it

Cento milioni di euro più Paulo Dybala al Paris Saint Germain in cambio di Neymar, alla Juventus. Uno dei retroscena ricostruiti e riportati dalla BBC (l’emittente britannica, s’intende: Gigi Buffon, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini non c’entrano) in merito al mercato bianconero.

Ebbene, occorre sottolineare che riscontri ufficiali e ammissioni in tal senso non ne son filtrate, da parte della Juventus. Né ora e né in passato. Anzi, buona parte degli sforzi agostani il direttore sportivo Fabio Paratici li ha profusi nel sottolineare - anche con amici e collaboratori curiosi - che... «ma voi siete matti! Neymar non ce lo possiamo permettere».

Ci sono stati, tuttavia, dei momenti in cui il nome di Neymar è parso più vicino a Torino, che non ad altre città. Il tormentone, a dire il vero, ha avuto prologo proprio con un blitz in Piemonte dell’attaccante in carne e ossa. Il 26 aprile il brasiliano (suscitando pure qualche polemica in Francia, visto che aveva lasciato il ritiro apposta) era comparso in zona Mirafiori per girare uno spot assieme a Cristiano Ronaldo per una compagnia telefonica portoghese. Più concretamente parlando, però, è a luglio che - è filtrato - anche la Juventus è stata chiamata in causa da intermediari dell’entourage di Neymar desiderosi di capire se fosse possibile imbastire una trattativa. Una ipotesi che nasce proprio dalla voglia di partenza, andata via via montando, del diretto interessato.

Al di là degli eventuali discorsi sul cartellino, è comunque stato l’ingaggio che percepisce Neymar (37 milioni di euro l’anno) a stroncare sul nascere qualsivoglia buon proposito. A maggior ragione in una estate in cui già s’era pianificato l’acquisto di Matthijs De Ligt (per 75 milioni di euro di cartellino più 10,5 milioni di oneri accessori; ingaggio da 7,5 milioni più bonus), nonché erano stati effettuati tesseramenti di giocatori quasi altrettanto ben remunerati come Rabiot e Ramsey. E non è infine da escludere che, nell’intento di fomentare l’asta al rialzo da fine mercato in cui erano in ballo Barcellona e Real Madrid, qualcuno abbia avuto buon interesse a richiamare in campo anche i bianconeri.

Tutto questo, a prescindere, finisce per certificare un aspetto ormai dato per assodato ma che in realtà sino a pochissimi anni fa sembrava impensabile: la Juventus è nel gotha anche del mercato. Dopo l’acquisto di Ronaldo e De Ligt, non vi sono obiettivi che secondo l’immaginario comune le siano ritenuti preclusi in partenza.

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